L’incarico per la perizia psichiatrica sul 17enne è stato affidato a Franco Martelli, specialista in psichiatria e in criminologia clinica. Dunque si cercherà di far luce sulla notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorso quando in una villetta a Paderno Dugnano, il minorenne ha ucciso a coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni.
Il 24 ottobre la gip del Tribunale per i minorenni di Milano, Laura Pietrasanta, dopo aver dato l’ok alla richiesta di perizia formulata dall’avvocato Amedeo Rizza, legale del ragazzo che ha da poco compiuto 18 anni, ha dato un termine di 90 giorni al perito per accertare se il giovane fosse capace di intendere e di volere al momento del fatto e verificare anche la sua capacità processuale “attuale”.
L’esperto dovrà verificare se, quando ha compiuto la strage, avesse anche solo un vizio parziale di mente. Per discutere gli esiti della perizia, in incidente probatorio, è stata fissata un’udienza a febbraio.
“Volevo cancellare la mia vita”
“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale il ragazzo, parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. Nell’indagine la pm per i minori Elisa Salatino ha contestato anche l’aggravante della premeditazione nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante che era stata riconosciuta dalla gip e contestata dalla difesa, che nel frattempo aveva lavorato ad una propria consulenza psichiatrica. Il consulente di parte, nominato dal difensore, è lo psichiatra Marco Mollica.