‘Sulla porta’ il brano sull’omosessualità di Federico Salvatore censurato a Sanremo

“Sulla porta” è il titolo della canzone di Federico Salvatore censurata al Festival di Sanremo. Il Festival non era ancora pronto per accettare tematiche come quelle cantate dall’artista nel brano “rivoluzione”.

Il testo di Federico Salvatore 

All’epoca Federico Salvatore era conosciuto maggiormente per le sue parodie e canzoni comiche, ma il testo del brano proposto a Sanremo sconvolse tutti. Il brano racconta infatti la storia di un ragazzo omosessuale e del suo racconto alla madre. Nel testo il protagonista racconta in prima persona la sua storia. I ricordi delle prime carezze con gli uomini e il dolore per la negazione della madre.

Il tema più importante è proprio l’emozione del figlio nei confronti della madre. Quest’ultima infatti cercava di nascondere la latente omosessualità del figlio facendolo soffrire. Il ragazzo nel testo della canzone di Federico Salvatore racconta si rivolge alla madre raccontandogli tutti i suoi dolori e le emozioni vissute in quegli anni per poi abbandonare casa e sua madre. Quest’ultima non si oppone ed anzi è lei stessa a chiudere la porta di casa al figlio.

Un brano molto importante e complesso che però Sanremo non comprese fino in fondo. Per paura o perchè non ancora pronti il pubblico piazzò il brano al 13 posto della classifica. Il brano di Federico Salvatore venne inoltre censurato; la frase “Sono un diverso, un omosessuale” venne riscritta così: “Sono un diverso e questo ti fa male”. Nonostante il brano non ebbe il successo e l’attenzione che meritava Federico Salvatore con il suo testo innovativo aprì le porte ad un Festival più inclusivo e moderno. Con questo brano però e con la perla “Se io fossi San Gennaro” Federico Salvatore si aprì le porte nell’olimpo dei grandi cantautori ma si inimicò i vari media.