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sabato, Aprile 27, 2024
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Da Napoli a Milano, maxi truffa sulle assicurazioni auto: 44 denunciati

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Migliaia di false polizze Rc Auto con i loghi delle principali compagnie assicurative, 44 denunciati per truffe sulle assicurazioni. Un’operazione condotta dal nucleo anti-frodi della Guardia di Finanza ha portato alla denuncia di 44 persone. Avevano dato vita ad business milionario con un giro di false assicurazioni auto vendute su siti web. I protagonisti di questa truffa sono quasi tutti campani ed avevano messo in piedi questo sistema in tutta Italia. Gli utenti venivano attratti sui questi siti web dai prezzi delle rc auto molto convenienti. Erano promossi con i loghi delle principali compagnia assicurative, in realtà però le assicurazioni non avevano alcuna copertura.

C’era un impeccabile servizio on line per l’assistenza dei clienti, oltre 220 siti senza l’autorizzazione da parte dell’Ivass. Erano creati ad hoc con l’unico scopo di vendere ai cittadini contratti senza alcuna copertura che, in caso di incidente o di un controllo. Li avrebbero esposti al sequestro del veicolo, al ritiro della patente e alla denuncia.

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La mega truffa di false polizze Rc Auto con i loghi delle principali compagnie assicurative

E’ la truffa sulle assicurazioni scoperta dagli uomini del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza coordinati dalla procura di Milano. L’indagine partita nel 2019 che ha portato alla denuncia di 44 persone. Non solo. Per la prima volta sono stati coinvolti, per concorso omissivo, anche gli internet service provider e i principali motori di ricerca. Il sistema era perfettamente organizzato. I ‘registrant’ erano coloro che richiedevano l’assegnazione dei domini internet per i portali sui quali venivano vendute le false polizze. Erano quasi sempre ignari cittadini vittime del furto dell’identità, molto spesso scelti tra gli stessi che avevano acquistato le assicurazioni. E i numeri telefonici utilizzati per le chat di assistenza e i relativi account di posta elettronica erano intestati a prestanome.

 Sono 44 i denunciati nelle truffe sulle assicurazioni

Dunque per identificare e denunciare i 44 responsabili della truffa, i finanzieri hanno dovuto svolgere tutta una serie di accertamenti sugli strumenti utilizzati per i pagamenti indicati dai truffatori per ricevere il premio delle false polizze. L’analisi dei flussi e delle movimentazioni economiche in entrata ed in uscita ha consentito di quantificare la frode in oltre 3 milioni.
L’inchiesta è nata dall’analisi degli elenchi dei siti web irregolari pubblicata periodicamente dall’Ivass e dalle diverse segnalazioni apparse su blog, forum e sit internet di truffe subite dagli utenti, tutte riconducibili a quelle piattaforme.

Le indagini

Gli inquirenti hanno così ricostruito il comportamento tenuto dai provider per ciascuno dei 222 siti Internet su cui venivano vendute le false polizze. Segnalati 6 che, pur avendo gli strumenti per capire che si era in presenza di una truffa, non hanno rimosso le informazioni illegali e impedito l’accesso al sito. Nei loro confronti è scattata anche la segnalazione per trattamento illecito dei dati degli utenti, in quanto le informazioni erano conservate su dei server all’estero in violazione alle norme del codice della privacy.

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