Oscar Pecorelli era ritenuto un fuoriclasse dai suoi affiliati tanto che avrebbe guidato il gruppo criminale di Ngopp Miano, nonostante, la sua detenzione dal carcere di Opera a Milano. Il carisma criminale di ‘o malomm era riconosciuto dal cugino, soprattutto, alla luce della storica appartenenza al clan Lo Russo. Secondo la ricostruzione della Procura di Napoli, il 45enne avrebbe avuto un ruolo di supremazia indiscussa come confermerebbero le parole intercettate al parente di Pecorelli: “Tu sei uno solo, tu sei come Maradona“.
L’evoluzione del clan Lo Russo
Nonostante i numerosi arresti subiti e le collaborazioni con la giustizia da parte degli storici boss, il clan Lo Russo rimane egemone nei quartieri di Miano, Piscinola, Marianella, Chiaiano e del rione Don Guanella. Alla famiglia dei Capitoni sono subentrate due fazioni criminali, inizialmente alleate poi rivali, quella di Abbasc Miano, diretta da Matteo Balzano e poi dagli Scognamiglio, e quella di Ncopp Miano, guidata dai cugini Cifrone, proseguita da Oscar Pecorelli, detto ‘o pastore, e da Gennaro Catone ‘o pazzo.
Le rivelazione del pentito su Pecorelli ‘o malomm
Per i magistrati della Dda di Napoli ‘o malomm avrebbe continuato ad aggiornarsi sulla situazione criminale e a dare direttive, nonostante, la sua detenzione sia iniziata nel 2010. Il pentito Luca Covelli conosce il mondo degli eredi del clan Lo Russo poiché è stato nel gruppo Cifrone sino al maggio 2018 e poi è passato nella fazione di Balzano fino al gennaio 2019, dopodiché, ha iniziato a collaborare con la giustizia. “Voglio specificare che sul territorio c’erano Luigi e Gaetano Cifrone e Gaetano Tipaldi i quali hanno l’ambasciata per comandare da parte di Oscar Pecorelli ‘o malomm, in pratica sono i suoi riferimenti e senza un suo ordine non si muove una foglia… In pratica i cugini Cifronte e Tipaldi comandano a Piscinola grazie all’ambasciata di Oscar Pecorelli ‘o malomm mentre Matteo Balzano comanda a Miano“, ha dichiarato Covelli.