mercoledì, Luglio 23, 2025
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Rubano aragosta di 5 kg dall’acquario del ristorante a Ponza, poi la rissa

Tra scontrini salati e furti di aragoste, non c’è pace per il noto ristorante di Ponza. Dopo il caso di inizio luglio in cui “Il Rifugio dei naviganti” era finito alla ribalta a causa uno scontrino con 759 euro per 4 scialatielli all’aragosta, stavolta dei turisti hanno ben pensato di rubare un’aragosta viva di 5kg dall’acquario che dà sulla strada. 150 metri di inseguimento, poi la colluttazione e la rissa. A farne le spese la responsabile di sala, che è stata costretta all’ospedale di Latina.

I turisti rubano il crostaceo dall’acquario, la rissa 

A raccontare l’episodio, il titolare del locale Mario Coppa: “Un gruppo di turisti, credo americani, insieme a una ragazza bionda dall’accento romano, hanno rubato un’aragosta di 5 chilogrammi dal nostro acquario“. L’inseguimento è durato per 150 metri, fino a via Banchina, dove poi è avvenuta la rissa. I turisti, tra i 25 e i 30 anni, hanno fatto di tutto per trattenere l’aragosta, non si sa se per mangiarla o per liberarla. Nella colluttazione è intervenuta la responsabile di sala, che ha subito trauma cranico e addominale ed è stata trasportata prima al poliambulatorio di Ponza, poi con l’eliambulanza all’ospedale Goretti di Latina per accertamenti.

Coppa, che ha denunciato tutto ai Carabinieri di Formia, ha raccontato di essere stato “afferrato alle spalle, ricevendo più colpi, anche dei calci, anche da altri che parlavano inglese“. Il titolare ha peraltro ammesso di aver colpito involontariamente con una sedia un ragazzo, “probabilmente napoletano“, che stava tentando di aiutarlo.

La liberazione dell’aragosta

Per di più nella colluttazione il proprietario del ristorante ha anche perso cellulare, orologio, documenti e carte di credito. Scene quasi da film comico, dove tutti si affannano per recuperare l’aragosta contesa, inerme tra le parti litiganti. Almeno però, per lei c’è stato un lieto fine. “Era ancora viva quando l’abbiamo recuperata”, riporta Mario Coppa. “Così, invece di rimetterla nell’acquario l’abbiamo liberata, perchè in questa tremenda storia almeno possiamo dire che un vincitore c’è stato“.