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martedì, Maggio 7, 2024
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Ucciso con una coltellata al polmone, la verità sull’omicidio nelle palazzine

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Il fendente fatale l’avrebbe raggiunto ad un polmone. Il trentatreenne Maurizio Peritore venne trovato, ormai cadavere, tra le palazzine popolari di via Attica. Ad ucciderlo, il cinquantenne Giuseppe Cinardi, che adesso deve rispondere alle accuse. I pm della procura hanno avviato l’indagine, subito dopo il ritrovamento del corpo. Cinardi, cognato della vittima, l’avrebbe ucciso al culmine di una violenta lite. Come confermato dal perito, sentito dal gip Lirio Conti nel corso dell’incidente probatorio, i due si sarebbero affrontati, impugnando coltelli.

Più piccolo quello di Peritore, mentre la lama usata da Cinardi avrebbe raggiunto almeno i venti centimetri. Il perito, anche davanti al pm Luigi Lo Valvo, ha ricostruito la dinamica, ma soprattutto il tipo di ferite riportate sia dalla vittima sia dall’omicida. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, a colpire per primo sarebbe stato Peritore. Cinardi ha riportato profonde ferite sia ad un avambraccio sia all’intestino. E’ stato sottoposto a diversi interventi chirurgici.

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In base alla ricostruzione investigativa, però, prima ci sarebbe stato il tentativo del cinquantenne di colpire al collo il cognato – si legge su Quotidiano di Gela – Peritore, nel corso della colluttazione, dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi superficiali allo stomaco, avrebbe subito quello mortale, con la lama arrivata al polmone.

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