Ben due consiglieri uscenti su quattro non saranno presenti nelle liste di Fratelli d’Italia per le prossime elezioni regionali. Dopo l’addio di Alfonso Piscitelli, passato nelle fila della Lega, è arrivata nelle scorse ore anche la rinuncia alla candidatura da parte di Cosimo Amente.
Una decisione che fa rumore quella di Amente, capogruppo uscente in Regione del partito della Meloni, ma che non arriva a sorpresa.
Nei giorni scorsi avevamo già evidenziato l’anomalia del temporeggiamento del politico di Melito (leggi qui l’articolo). Neanche la sua parziale smentita alla notizia di una possibile rinuncia aveva convinto più di tanto. Ieri, a cinque giorni dalla presentazione delle liste, è arrivato a mezzo social l’annuncio di Amente, che ha definito la sua «una scelta meditata e non priva di amarezza».
Un’amarezza dettata, con ogni probabilità, dalle modalità utilizzate per la composizione delle liste e dalle scelte di Fratelli d’Italia di aprire agli ingressi dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e di Ira Fele, moglie Michele Schiano, il cui ruolo da coordinatore di FdI dell’area metropolitana è stato congelato soltanto qualche giorno fa. «Credo fermamente che solo con un coinvolgimento autentico, con un dialogo sincero e con un ascolto vero di chi, come me, è sempre stato coerente e leale si possa concretamente realizzare il comune progetto politico, e non con semplici e mere prese d’atto». È quanto si legge nel post pubblicato su Facebook da Amente, che non avrebbe, dunque, digerito le scelte di FdI riguardanti la composizione della lista.
Le parole di Amente sono state commentate dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, impegnatissimo nella presentazione delle liste nelle cinque circoscrizioni campane. «I candidati possono scegliere per loro stessi se candidarsi, non possono farlo per gli altri – ha spiegato il sottosegretario ai Trasporti, contattato telefonicamente dalla redazione di InterNapoli.it –. Io faccio liste forti, non a misura d’uomo; in particolare, questa cosa era stata già chiarita da mesi».
Nella lunga nota dell’ex assessore ai Servizi sociali della giunta Mottola non viene mai citato il partito della Premier, come invece era accaduto in tutte le precedenti uscite pubbliche. Nessun riferimento a Fratelli d’Italia neanche riguardo ai prossimi impegni politici di Amente, che ha precisato come la decisione di non candidarsi gli permetterà «di stare ancora più vicino al mio territorio, mettendo a disposizione la mia esperienza per il bene comune. A chi mi conosce voglio dire che ci rivedremo presto, perché non abbandonerò l’impegno per la mia gente e non sarà mai la mia persona a venire prima dell’interesse della comunità».
Amente, con 4.700 voti, era arrivato quarto nella lista di Fratelli d’Italia, che nella circoscrizione napoletana aveva conquistato due seggi nel 2020. Grazie alla sospensione (poi divenuta decadenza) di Marco Nonno e all’elezione di Michele Schiano in Parlamento nel 2022, aveva fatto il suo ingresso in Consiglio regionale, dove ha ereditato da Schiano anche i gradi di capogruppo consiliare.


