Ieri la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli nei confronti di Vincenzo Minichini. Il 35enne è stato gravemente indiziato dei reati di duplice tentato omicidio, porto e detenzione di arma da sparo con l’aggravante delle modalità mafiose previste.
La misura è stata emessa all’esito delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di due giovani, avvenuto la sera dello scorso 13 aprile a Napoli in zona Case Nuove.
In quell’occasione, durante una processione religiosa per la Madonna dell’Arco, si era verificato un litigio tra donne riconducibili a contesti malavitosi di quel quartiere per dissidi pregressi. Nella discussione era coinvolta anche la moglie di una delle vittime legata da vincoli di parentela con elementi di assoluto rilievo nelle dinamiche criminali associative della zona Case Nuove.
Spari alla manifestazione religiosa
In particolare, uno dei due attinti era intervenuto in soccorso della coniuge e, per tale motivo, era stato ferito da un uomo armato di pistola, legato da vincoli parentali con la fazione avversa, che non aveva esitato ad esplodere numerosi colpi d’arma da fuoco al suo indirizzo, nonostante la presenza di tante persone, tra cui anche anziani e bambini, che partecipavano alla manifestazione religiosa.
Durante l’azione di fuoco era stato ferito in maniera grave anche un altro soggetto, estraneo al litigio, che si trovava in quel luogo per partecipare alla processione. Quest’ultimo, per le gravi ferite riportate, aveva perso l’occhio sinistro. Le attività investigative hanno permesso di raccogliere numerosi elementi indiziari a carico di Minichini che risulta essere contiguo a gruppi criminali costituiti da giovanissimi e riferibili al Clan Contini.