Tra le storie più assude dell’ultimo momento rientra anche quella della famiglia anglo-australiana Trevallion-Birmingham. I due coniugi vivevano nei boschi di Palmoli, Chieti, con i loro figli in un vero e proprio rudere senza alcuna utenza. La storia ha fatto il giro del web e delle televisioni mondiali costringendo il Tribunale dei minori dell’Aquila ad intervenire.
La condizione dei tre piccoli
Secondo il Tribunale, la coppia viveva in condizioni precarie e aveva trascinato con sé i tre loro piccoli. I tre bambini, nessuno dei quali con più di 8 anni, non avevano alcun servizio igienico-sanitario e vivevano in un “rudere fatiscente e privo di qualunque utenza”. La perizia ha poi sottolineato la mancanza di impianto elettrico, idrico e anche degli infissi, interni ed esterni, e persino di alcune rifiniture dell’abitazione. Si deve anche aggiungere che talvolta i minori dormivano in una roulotte, anch’essa inabitabile e senza alcuna sicurezza. Per i giudici, presieduti da Cecilia Angrisan,la decisione era quasi scontata. Per garantire la giusta sicurezza dei bambini che in quelle condizioni rischierebbero, sempre secondo i giudici, di sviluppare patologie polmonari, anche gravi.
La decisione del Tribunale
I minori sono stati portati, subito dopo la perizia, in una casa-famiglia, mentre ai genitori è stata sospesa la responsabilità genitoriale. Su quest’ultima ha pesato tantissimo il mancato consulto pediatrico nei diversi anni. Sono stati diversi gli accertamenti sanitari richiesti dalla loro pediatra come: una visita neuropsichiatrica infantile e analisi per verificare la situazione vaccinale, completamente ignorate dai due coniugi. Oltre ai possibili problemi di salute dei tre pargoli, c’è anche una forte alienazione e senso di isolamento con i loro coetani. La più grande, aveva ottenuto un certificato di idoneità alla classe terza elementare, ma mancavano gli atti obbligatori per l’istruzione parentale.
Davanti agli schermi ma senza un vero tetto
Un’altra condanna del Tribunale verso la strana coppia, è nata anche dal fatto che i due avevano accettato di mostrare la storia e i volti dei loro figli durante una puntata de “Le Iene”, la sera dell’11 novembre 2025. Il Tribunale parla di “gravi e pregiudizievoli violazioni dei diritti dei figli… alla riservatezza e alla tutela dell’identità personale”. Le loro immagini e hanno fatto il giro anche delle televisioni mondiali, tra cui quelle australiane e britanniche. I due avevano anche annunciato che in caso di ordinanza negativa del Tribunale, avrebbero certo di cambiare vita e lasciare l’Italia. Ai minori è stato affidato un tutore provvisorio e autorizzato l’intervento dei servizi sociali.
