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giovedì, Aprile 25, 2024
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SESSANTA MAMME IN CATENE DAVANTI ALLA SCUOLA “LA RICCIA”

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GIUGLIANO_Sessanta mamme agguerrite si sono incatenate venerdì mattina davanti ai cancelli della scuola materna “La Riccia”, quarto circolo didattico di Giugliano. Una manifestazione tuttavia pacifica. Una catena simbolica al sindaco contro le speculazioni.La scuola resterà chiusa ancora per un anno, nonostante i lavori di costruzione siano quasi ultimati. I bambini di Ponte Riccio, a metà tra Giugliano e Lago Patria, dovranno rivolgersi quindi agli istituti privati. Rifondazione Comunista non ci sta. La sezione giuglianese del partito, guidata dal capogruppo Antonio Poziello, chiede pubblicamente le dimissioni della Giunta Comunale, amministrata dal primo cittadino Antonio Castaldo. “Sindaco, lei che è una persona tanto perbene – si legge ironicamente sui manifesti- ci faccia un piacere: si dimetta!!!”.“La scuola è costata centinaia di milioni – attacca Poziello- è pronta: manca una finestra e un contatore. Cosa aspettano?”E mentre l’anno scolastico è già cominciato, le questioni irrisolte in materia non sono poche. Sempre a causa dei lavori, quest’anno non si è formata la prima classe elementare della suddetta scuola. Altri 150 bambini in età scolare dovranno frequentare gli istituti privati. “In alternativa – si legge sul manifesto di Rifondazione- dovranno recarsi ogni giorno a Lago Patria o Varcaturo, costringendo i genitori ad accompagnarli in auto, dal momento che non è disponibile un servizio bus”. Ancora: la scuola media “Don Salvatore Vitale” è stata dichiarata inagibile, non avendo superato i controlli di sicurezza. Altre 39 aule inutilizzabili. Inevitabili saranno i doppi turni.Rifondazione e il Comitato civico “Ponte Riccio” , guidato dal consigliere circoscrizionale Tilde Adamo, sono sul piede di guerra.Giovedì c’è stato l’incontro col primo cittadino Castaldo. “Un mare di chiacchiere e nessun provvedimento – commenta l’esponente di R.C. –E’ un giudizio professionale il mio, non poltico: il sindaco è incapace di amministrare, se ne deve andare. E’ da parecchio tempo che denunciamo il rischio di non riaperura della scuola materna. Chiediamo interventi urgenti. Adesso”. Ma l’accusa nei confronti della maggioranza va oltre il settore scolastico. “Mentre l’amministrazione pensa ad organizzare concorsi di bellezza e a distribuire incarichi per centinaia di milioni agli amici e agli amici degli amici, la città è in ginocchio – accusano quelli di Rifondazione- Nessuna delle promesse fatte dal novello Pinocchio Antonio Castaldo è stata mantenuta. Lui e la sua giunta non fanno che collezzionare brutte figure e dare lezioni di incapacità”.
Replica , con tono sbrigativo, il vice sindaco Pietro Ciccarelli (AN) : “Stiamo pagando le colpe della vecchia amministrazione. Cercheremo di ovviare a tutte le manchevolezze. Le richieste di dimissioni mi sembrano pretestuose. Sono solo illazioni che non fanno bene alla politica”.
Si accende il dibattito, si elevano opinioni pro e contro in un tam tam vivacizzato da note polemiche e riflessioni acute che occupano le pagine dei periodici locali.

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