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mercoledì, Giugno 26, 2024
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DIA: sequestro di beni per 2,5 mln di euro

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Veicoli, appartamenti, garage e terreni, per un valore di oltre 2,5 milioni di euro, sono stati sequestrati stamani a tre persone ritenute esponenti del clan dei Casalesi. L’operazione e’ stata eseguita da personale della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli in esecuzione di due decreti di confisca e uno di sequestro beni, emessi dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). I provvedimenti riguardano tre persone attualmente detenute: Assunta D’Agostino, 51 anni, di Mondragone (Caserta), ex compagna di Domenico Bidognetti, cugino del boss Francesco (Domenico Bidognetti, ex membro del clan di Casal di Principe, e’ ora collaboratore di giustizia, ndr), Antonio Santamaria, 36 anni, di Cancello ed Arnone (Caserta), ritenuto appartenente al gruppo Zagaria dei Casalesi, e Raffaele Cantone, 51enne di Trentola Ducenta (Caserta) ritenuto a capo del gruppo camorristico dei ”malapelle”, soprannome della famiglia Cantone, che aveva intensi rapporti con il clan camorristico di Parete a sua volta direttamente legato alla fazione dei Bidognetti del clan dei Casalesi. Un’auto e una moto sono stati confiscati ad Antonio Santamaria di 35 anni attualmente detenuto. Santamaria viene ritenuto dagli investigatori del centro Dia di Napoli un appartenente al clan dei Casalesi, gruppo Zagaria capeggiato dal boss latitante da oltre 15 anni Michele Zagaria. Santamaria avrebbe agevolato le attivita’ del clan dei Casalesi con funzioni di carattere logistico e operativo. La Dia ha anche confiscato ad Assunta D’Agostino, di 50 anni, attualmente in carcere due appartamenti e cinque garage situati a Castelvolturno, nel Casertano. Assunta D’Agostino e’ stata la compagna di Domenico Bidognetti fino a quando il camorrista non e’ divenuto collaboratore di giustizia. Assunta D’Agostino e’ stata arrestata ad aprile del 2008 in base ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli con l’accusa di avere partecipato all’associazione mafiosa deiCasalesi. Tra i destinatari dello stesso provvedimento vi furono anche altri esponenti di primo piano del gruppo Bidognetti fra i quali lo stesso capoclan Francesco Bidognetti, Luigi Guida, Giuseppe Setola considerato il capo dell’ala stragista del clan dei Casalesi e Alessandro Cirillo.

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