E’ deceduto stamani, dopo sette giorni di ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale san Giuliano di Giugliano, uno dei due uomini feriti nel corso di una sparatoria avvenuta lo scorso 5 maggio. Antonio Ferrillo, 41 anni, alias “Portafoglio”, ha smesso di respirare intorno alle 12. Le sue condizioni erano state definite dai medici “molto critiche”. L’uomo, residente a Marano e già noto alle forze dell’ordine, era stato intercettato dai carabinieri di Calvizzano con due ferite d’arma da fuoco all’addome. Trasportato all’ospedale, era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. L’altro protagonista della vicenda, Castrese Ruggiero, 45 anni, è tuttora in coma farmacologico e rischia di perdere un occhio.
Erano stati ricoverati in due in prognosi riservata all’ospedale san Giuliano di Giugliano nella notte tra il 5 e il 6 maggio, per ferite d’arma da fuoco. Ora si scopre che la sparatoria era avvenuta in un ristorante, a Calvizzano, durante una festa di battesimo. Protagonisti della vicenda Antonio Ferrillo e Castrese Ruggiero, entrambi residenti a Marano e già noti alle forze dell’ordine. Durante il banchetto, i due avevano litigato per futili motivi: il diverbio si era rapidamente trasformato in rissa, coinvolgendo altri invitati, poi qualcuno aveva tirato fuori la pistola e aveva cominciato a sparare. Uno dei due feriti, Antonio Ferrillo, ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni, fino al decesso di questa mattina. Le sue condizioni erano state definite dai medici «molto critiche». Ha subito infatti l’asportazione di un tratto dell’intestino, del pancreas e ha un’infezione al rene. L’altro protagonista della vicenda, Castrese Ruggiero, fratello di un affiliato al clan Polverino, è in coma farmacologico e rischia di perdere un occhio.