QUALIANO. Fino a che punto arriva il degrado qualianese? A tale proposito voglio raccontarvi un episodio che mi è accaduto domenica sera. Portai insieme a mia moglie mia figlia di 8 mesi nell’unico spazio che il Comune offre, vale a dire nella villa comunale. Andammo lì per far divertire la piccola sulle giostrine e su un altalena adatta proprio per i piccoli. Con nostra gran sorpresa e soprattutto con molto stupore sia nostro che di un’altra coppia di genitori, la piccola altalena era sparita, a quel punto dissi a mia moglie forse si sarà rotta e la staranno aggiustando, a quel punto dopo una passeggiata per la villa incontro uno dei custodi della villa e gli domando: che fine a fatto l’altalena per i piccoli? E lui con molto disgusto per l’accaduto mi risponde: «L’hanno rubata!». Rispondo io : «Come l’hanno rubata?». E il custode mi conferma che fino alla sera precedente c’era, poi la mattina è sparita. Il custode mi ha fatto molta tenerezza neanche fosse stata la sua, ed a me come a mia moglie è sorta subito la domanda: «Ma in che paese viviamo, chi può arrivare al punto di rubare una cosa del genere?». Tutti si lamentano che a Qualiano non c’è niente ed io sono il primo a dirlo, ma quel poco che c’è bisogna rispettarlo! Per non parlare del resto, s’incomincia già fuori la villa, con una cabina telefonica dove ora è rimasta solo la base, all’interno panchine rotte, marmi divelti, e delle gradinate del piccolo spiazzo in fondo alla villa tutte distrutte, come se chi abbia fatto questi atti vandalici sia andato armato di martello e palo di ferro. Ma come si può arrivare a tanto? Voi che distruggete le cose, che rubate le altalene, voi persone ignobili siete la vergogna e la rovina di questo paese…!
DARIO CIBELLI
