L’estate in Puglia, da cartolina per paesaggi e mare, si sta rivelando meno idilliaca sul fronte dei prezzi. Dopo il caro ombrelloni che ha già spinto molti turisti e residenti verso le spiagge libere, arriva l’ennesimo episodio che riaccende la polemica sui rincari eccessivi: stavolta sotto accusa è un locale del capoluogo, dove a un cliente sono stati addebitati 50 centesimi per una spolverata di pepe sulla pizza.
Il caso è stato riportato dal Corriere del Mezzogiorno e raccontato dallo stesso protagonista, un ragazzo barese che, dopo una cena in pizzeria, ha pubblicato sui social la foto dello scontrino. Tra le voci del conto: due pizze, coperto, acqua, birra e… “+Pepe, 0,50 €”. Una voce che ha scatenato l’ironia ma anche l’indignazione di molti utenti.
Non è uno scherzo: “Ci hanno fatto pagare il pepe”
Il post è rapidamente diventato virale, contribuendo ad alimentare il malcontento diffuso tra chi denuncia un’estate sempre più all’insegna degli “scontrini pazzi”, dove anche le più piccole aggiunte – un cubetto di ghiaccio, una fettina di limone o, come in questo caso, del pepe – diventano un costo extra.
Non si tratta di un caso isolato. Da settimane, infatti, si moltiplicano sui social e sui media le segnalazioni di micro-rincari applicati da ristoranti e stabilimenti balneari, che spingono molti clienti a chiedersi dove sia il limite tra servizio e speculazione.
