A Sofia e in altre città i cittadini sono scesi in piazza per domandare le dimissioni del governo e contestare l’introduzione dell’euro, a partire dal prossimo primo gennaio. Così la Bce è dovuta intervenire per rassicurare i bulgari su una questione di ben altro spessore. Come riporta l’Adnkronos sull’onda delle preoccupazioni per gli effetti sui prezzi legati dell’abbandono della moneta nazionale Lev, soprattutto in gruppi social con contenuti religiosi, si è diffusa una convinzione.
La bufala del Diavolo sulla banconota da 50 euro
Piegando la banconota da 50 euro e appoggiandola a uno specchio l’immagine del ponte disegnata sul retro, raddoppiandosi, mostrerebbe l’inquietante figura di un diavolo cornuto. Alla luce anche delle tensioni attuali, su precisa domanda della Brt, la Radiotelevisione Nazionale Bulgara, un portavoce della Banca Centrale Europea è stato costretto a ricordare che “il design dell’attuale serie di banconote in euro mostra sul retro immagini di ponti che simboleggiano la comunicazione tra i popoli d’Europa“.
“Altre immagini che possono apparire quando le banconote sono piegate in un certo modo non sono intenzionali e non hanno nulla a che fare con il loro design“, ha detto la Banca centrale europea alla Bnr. Infatti ha dovuto dedicare un altro articolo per rassicurare i cittadini, spiegando che no, l’euro digitale (che ancora non esiste) non è il preludio dell’arrivo dell’Anticristo.

