Il ritrovamento di misteriosi segni, tracciati all’ingresso delle abitazioni, preoccupa i residenti di un condominio di via Santa Maria a Cubito a Qualiano. «Si tratta di graffiti che – spiegano alcuni abitanti del Parco Simeoli – ricordano molto da vicino le icone che vengono solitamente utilizzate dai nomadi per segnalare le abitazioni da svaligiare». I simboli a cui gli abitanti del popoloso rione fanno riferimento, ricordano infatti quelli decodificati dal nucleo provinciale dei carabinieri della Lombardia a metà del ’99. Gli uomini dell’Arma misero così a punto una leggenda che, poi, venne diffusa in tutte le caserme italiane e pubblicata dai giornali per mettere in guardia i cittadini dai topi di appartamento. Grazie a questa iniziativa si riuscì a comprendere il significato delle figure geometriche ritrovate in diverse città italiane accanto alle porte.
In sostanza i simboli forniscono delle preziose informazioni ai ladri di appartamento sulle abitudini della famiglia che abita la casa. Indicano, cioè, quali sono le abitazioni disabitate, quelle vuote durante il giorno, i giorni utili per fare il colpo. Il timore di trovarsi davanti ad una vicenda che in qualche modo potrebbe minare la sicurezza della famiglia, ha convinto qualcuno ad allertare i carabinieri della stazione di Qualiano. Ma non è escluso che si tratti di disegni innocui, magari realizzati per gioco dagli stessi ragazzi del parco. Le cautele, però, non sembrano troppe ai poveri residenti spaventati all’idea di essere svaligiati che si stanno attrezzando con antifurti, inferriate e porte blindate. Ciò in attesa di decifrare i presunti segnali, opportunamente ricopiati, oppure di capire chi sono gli autori.
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