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domenica, Maggio 12, 2024
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Nasce ‘Knock Out Game’, il gioco che terrorizza tutti: pugni in faccia ai passanti senza motivo

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Avvicinare uno sconosciuto con una scusa, in un luogo pubblico, e, senza alcuna motivazione e soprattutto senza alcun preavviso, colpirlo improvvisamente con un pugno di estrema violenza, mentre i complici filmano la scena o, peggio ancora, contribuiscono a colpire lo sconosciuto o chi lo accompagna: è il «knock out game», fenomeno brutale e violento in voga da qualche anno e importato dagli Usa, al quale si sono sfidati tre giovani albanesi che la notte del 24 febbraio scorso hanno aggredito tre albanesi e un rumeno, di età compresa tra 22 e 28 anni, locale pubblico «Bobès the Getaway» di Aviano (Pordenone). I quattro sono stati improvvisamente colpiti, con violenza inaudita, al viso e al corpo, dai tre che si sfidavano al «knock out game» utilizzando anche tirapugni metallici. L’aggressione è avvenuta intorno alle 2:30 di notte.

I tre aggressori sono stati identificati e ora arrestati dai Carabinieri con le accuse di concorso in lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia. Si tratta di Roland Lika, 21 anni, residente a Fontanafredda (Pordenone), con precedenti per porto abusivo di armi; Bekim Mulaj, 22 anni, domiciliato ad Azzano Decimo (Pordenone), con precedenti per rapina, porto abusivo di armi e lesioni personali, irregolare in Italia; Alexsander Zhava, 28 anni, residente a Vigonovo di Fontanafredda (Pordenone), cittadino italiano di origini albanesi, operaio e incensurato. Due dei tre albanesi si erano già resi protagonisti di episodi delittuosi analoghi tra dicembre 2012 e luglio 2016, di notte, nei pressi di locali pubblici di Lignano Sabbiadoro (Udine) Portogruaro (Venezia), Pordenone, Codognè (Treviso), Sacile (Pordenone) e Montereale Valcellina (Pordenone).

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Le indagini sono scattate il 24 febbraio scorso, quando, alle 2:30 circa, nei pressi del locale pubblico «Bobe?s the Getaway» di Aviano (Pordenone), tre albanesi e un rumeno, di età compresa tra 22 e 28 anni, domiciliati rispettivamente a Pordenone, Maniago e Vajont, sono stati improvvisamente e brutalmente aggrediti, con violenza inaudita, da un gruppo di persone che, senza motivo, li ha colpiti al viso e al corpo, utilizzando anche tirapugni metallici. Gli accertamenti dei giorni successivi hanno confermato che si era trattato di un vero e proprio pestaggio, attuato con le modalità del «knock out game», fenomeno brutale e violento in voga da qualche anno e importato dagli Usa.

«Il “knock out game” – ha spiegato il capitano della Compagnia di Sacile (Pordenone) Michele Grigoletto – prevede che la vittima venga avvicinata con una scusa e, senza alcuna motivazione e preavviso, colpita improvvisamente con un pugno, mentre i complici filmano la scena o, peggio ancora, contribuiscono a colpire il soggetto o i suoi accompagnatori». I due cittadini albanesi si erano già resi protagonisti di episodi delittuosi analoghi tra dicembre 2012 e luglio 2016, di notte, nei pressi di locali pubblici di Lignano Sabbiadoro (Udine) Portogruaro (Venezia), Pordenone, Codognè (Treviso), Sacile e Montereale Valcellina.

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