L’idra a tre teste è tornato. Forse non è mai andato via ma si è soltanto trasformato continuando a fare affari senza dare nell’occhio e con minimi segnali. Il ‘mostro’ è l’Alleanza di Secondigliano, la federazione di tre clan (Contini, Licciardi e Mallardo) nata verso la fine degli anni Ottanta da Edoardo Contini, detto “O’ Romano” (originario del quartiere San Carlo all’Arena di Napoli), Francesco Mallardo detto “Ciccio ‘e Carlantonio” (proveniente da Giugliano) e soprattutto Gennaro Licciardi, detto “A’ Scign” (della Masseria Cardone a Secondigliano). Il gruppo nel corso del tempo ha attraversato alti e bassi ma ha sempre mantenuto intatto il gruppo dirigente. Nei giorni scorsi inoltre è stato scarcerato, in quota Contini, il ras Nicola Rullo che ha abbandonato il carcere di Secondigliano e ha fatto ritorno nella roccaforte del gruppo, il rione Amicizia. Gli altri vertici del ‘triangolo criminale’ sono Gennaro Trambarulo ‘o pazz , per conto della fazione che fa capo ai Mallardo (impegnata in questo periodo nello scontro con gli scissionisti delle palazzine) mentre, secondo le ultime informative di polizia, i Licciardi vedrebbero come gruppo in ascesa quello che fa capo al ras Renato Esposito, cognato di Vincenzo Licciardi. Un gruppo che può contare su uomini e mezzi in maniera cospicua, un gruppo tornato a dettar legge nell’area nord.
L’Alleanza di Secondigliano retta da un nuovo triumvirato, il gruppo può contare su un ras scarcerato da pochi giorni
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