Sabato allo stadio Alberto De Cristofaro di Giugliano arriva la Juventus Next Gen. I padroni di casa, dopo l’esaltante vittoria in trasferta per 0-1 a Latina, occupano il sesto posto in classifica a due sole lunghezze da Monopoli, Picerno e Benevento, capoliste a quota 16 punti.
Giugliano-Juve Next Gen sarà anche la sfida degli ex. Tra le fila dei padroni di casa figurano infatti Andrea Valdesi e Alessandro Minelli, rispettivamente terzino destro e difensore centrale che fino allo scorso anno erano di proprietà dei bianconeri.
Come arrivano le due squadre al big match di sabato
Quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte per il Giugliano in questo inizio campionato, con i Tigrotti che tra le mura di casa hanno già ottenuto prestigiose vittorie come quella contro il Catania.
Tutt’altra storia invece per la Juventus Next Gen che complice un inizio campionato altalenante occupa il terzultimo posto in classifica a quota 6 punti. Inoltre, come se non bastasse, la squadra di Montero ha la peggior difesa del campionato con 18 reti subite.
In attesa dell’importante sfida di campionato, abbiamo intervistato alcuni tifosi gialloblù
Cosa significa per i tifosi giuglianesi affrontare la Juventus Next Gen? “Per noi tifosi del Giugliano affrontare una squadra come la Juventus vuol dire aver fatto un grande salto di categoria. Fino a qualche anno fa una sfida del genere potevamo solo sognarcela, quindi affrontare oggi quelli che in futuro potrebbero essere giocatori della prima squadra della Juve vuol dire tanto, vuol dire aver fatto un grande salto nel calcio che conta”.
Se negli anni dell’Eccellenza e della Serie D vi avessero detto che sareste arrivati ad affrontare la Juventus, ci avreste creduto? “Non ci avremmo creduto ma ci speravamo, perché già con Sestile avevamo visto dei salti in avanti con la promozione in D. Poi con Mazzamauro e il salto in Serie C abbiamo avuto l’idea che qualcosa di grande si stesse realizzando”.
La Juve arriverà a Giugliano senza due calciatori cardine come Lorenzo Anghelè e Livano Comenencia. “Una notizia positiva per noi, ma abbiamo già visto che in questo campionato non c’è da sottovalutare nessuna squadra, esempio lampante la sfida di qualche settimana fa con l’Altamura. Sono fiducioso perché, come successo anche a Latina, pur non giocando il miglior calcio da quando c’è Bertotto siamo riusciti a portare la vittoria a casa”.
Dopo 8 giornate di campionato il Giugliano è a quota 8 punti, a sole due lunghezze dalla vetta. Vi aspettavate questo ruolino di marcia? “Era difficile aspettarci un inizio così, ma sappiamo il lavoro che Bertotto sta facendo già dall’anno scorso. La sua è una squadra che gioca sempre contro tutti a testa alta e senza paura di nessuno. Ritrovarci a 2 punti dalla vetta fa piacere, ma siamo solo a inizio campionato e sappiamo che le insidie sono sempre dietro l’angolo a partire dalla partita con la Juve”.
Giugliano-Juventus Next Gen è anche la sfida tra Bertotto e Montero che in passato si sono sfidati da calciatori in Serie A: “Sono due professionisti che hanno calcato campi importantissimi. Bertotto ha avuto un passato un po’ particolare ma si sta riscattando alla grande a Giugliano mentre Montero ha già avuto un’esperienza in Serie A l’anno scorso quando sostituì Allegri. Sono sue allenatori che sicuramente faranno strada”.
Vi aspettate un De Cristoforo diviso tra giuglianesi e juventini? “Sappiamo che i tifosi della Juventus sono diffusi in tutta Italia e quindi di conseguenza anche a Giugliano. Sicuramente chi sarà dalla parte nostra tiferà per la squadra di casa e poi che vinca il migliore ma so che anche i giuglianesi con la fede juventina tiferanno Giugliano”.
Cosa ne pensate dei giuglianesi che tifano Juve? “Ce ne saranno tanti ma molti saranno anche di altre fedi. Per noi l’importante è che si riempia lo stadio. Vorrei invitare tutti a venire, anche i neutrali sono sicuro si divertiranno”.
Un pronostico? “Partita da goal, entrambe le squadre attaccano tanto e poi la Juve è la peggior difesa del campionato, concedere tanto. Ci divertiremo senz’altro”.
A cura di Alberto Raucci e Nicola Avolio