Nel triangolo Melito–Giugliano–Sant’Antimo è tornata la paura. Un’ondata di rapine, rapide e violente, sta colpendo supermercati e discount della zona. Colpi messi a segno in pochi minuti, per bottini irrisori – a volte nemmeno mille euro – ma con un carico di terrore che pesa molto di più.
Negli ultimi giorni i banditi sono entrati in azione anche tre volte in una sola settimana. Entrano a volto coperto, pistola in pugno, minacciano i cassieri e fuggono via con l’incasso del giorno. In diversi casi i clienti, paralizzati dal panico, si sono nascosti tra gli scaffali o hanno abbandonato i carrelli per scappare verso l’uscita.
Un copione che si ripete con inquietante regolarità e che le forze dell’ordine stanno cercando di decifrare. Dietro le rapine, secondo le prime ricostruzioni, non ci sarebbe una sola banda ma più gruppi locali, legati da logiche di emulazione e da un mix di spregiudicatezza e disperazione.
A nulla sembrano servire le casse automatiche, i sistemi di videosorveglianza e la riduzione dei contanti nei punti vendita. I rapinatori conoscono orari, turni e abitudini dei negozi e colpiscono quando le casse vengono svuotate con minore frequenza, spesso nel tardo pomeriggio o alla chiusura.


