Emergono nuovi particolari dagli atti dell’ordinanza di custodia cautelare emessa ai danni di Luigi Orefice e Pietro D’Angelo, tratti in arresto perché accusati di essere stati, rispettivamente, il mandante e l’esecutore materiale dell’agguato al tiktoker, nonché titolare della ristopescheria o’ sole e notte di Sant’Antimo, Luca Di Stefano lo scorso maggio.
Il ferimento del tiktoker era stato preceduto dal pestaggio di una giovane donna di Grumo Nevano, accusata di essersi ‘riavvicinata’ a Di Stefano nonostante fosse l’amante del boss detenuto Michele Orefice, padre di Luigi.
Proprio una conversazione intercettata tra la donna e il boss, in possesso di un cellulare nonostante fosse detenuto, ha aiutato gli inquirenti a dimostrare il coinvolgimento degli Orefice nel pestaggio e nel successivo raid armato.
La conversazione avvenne il 15 maggio, qualche giorno dopo che l’ormai ex amante di Michele Orefice fosse stata brutalmente picchiata da una donna, ‘ingaggiata’, secondo la Procura, da Luigi Orefice.
AMANTE: allora la prima cosa puoi abbassare la voce perché non voglio pettegolezzi e non voglio passare poi per quella che si prende il marito di un’altra.
OREFICE: chi è
AMANTE: stai parlando con me?
OREFICE: con te sto parlando.
AMANTE: ah ok. allora non voglio passare ne per quella che si ruba i mariti delle persone
OREFICE: questo non è un problema mio
AMANTE: No è un problema tuo perché tu sai bene come sono andate le cose e non è che io mi sono rubata i mariti delle altre.
OREFICE: Mi sono preso io a te.
AMANTE: E non è stato così, ci sono rimasta solo troppo male, perché tu…
OREFICE: no però mi devi fare parlare a me
AMANTE: no però se mi fai parlare altrimenti stacco e non parlo più te lo giuro
OREFICE: vabbeh stai registrando?
AMANTE: no che tengo da registrare, perché tu mi hai preso per una femmina del genere
OREFICE: e che ne so ci sta tanta cattiveria
AMANTE: due anni sei stato tu con me non sono state le persone, sei stato tu con me due anni. non penso che in due anni ti ho dato questo che tu stai dicendo
OREFICE: quando è successo il casino, sei scappata nelle Goldbet la tua amica non ci stava?
AMANTE: ma che cosa?
OREFICE: sei andata a chiamare la tua amica nella Goldbet?
AMANTE: ma quando?
OREFICE: quando è successo il casino quella mattina
AMANTE: ma quando mi hai fatto picchiare?
OREFICE: eh!
Sempre il 15 maggio 2025 veniva registrata una ulteriore conversazione con protagoniste le medesime persone e nella quale veniva fuori, secondo gli inquirenti, il ruolo avuto da Orefice nel ferimento di Luca Di Stefano.
OREFICE: sei andato a curare il tuo fidanzato?
AMANTE: a me? Non me ne fotte proprio
OREFICE: eh… (ride) allora ti posso dire una cosa?
AMANTE: perché allora sei stato tu?
OREFICE: ma di che cosa?
AMANTE: e tu per dire cosi?
OREFICE: ma di che cosa?
AMANTE: Io non sto nemmeno capendo di che di quello che ora hai detto tu!
OREFICE: cosa ho detto io?
AMANTE: hai detto.. hai saputo quello che è successo io?
OREFICE: Io? Amo’ ho detto vai a curare il fidanzato tuo…
AMANTE: e io non lo tengo, fortunatamente… sto una bellezza
OREFICE: ora cosa hai capito con questa bocca, mi faresti anche arrestare o no?
AMANTE: Io? e chi “si firass” (ndt si fiderebbe) di portarti sulla coscienza
OREFICE: e tu hai detto sei stato tu? Ma di che cosa?
AMANTE: se avessi una coscienza come la tengo io a quest’ora staremmo una bellezza