Quella di ieri sera è stata la prima puntata della settantaduesima edizione di Sanremo, dove ha fatto il suo esordio anche Ana Mena. Dopo l’esibizione di tutti gli artisti, la Sala Stampa ha classificato la prova della cantante – che ha cantato ‘Duecentomila ore‘ scritto da Rocco Hunt – all’ultimo posto. Si tratta di un brano dallo stampo neomelodico e con sonorità latina. Una canzone, insomma, difficile da non canticchiare.
La giovane, inoltre, ha anche risposto alle polemiche riguardo alle sue origini spagnole. “So che ci sono state polemiche – risponde a FqMagazine la cantante – Non le ho lette tutte e le capisco in parte. Ma vorrei dire che partecipo al Festival con grande rispetto e umiltà. Io voglio omaggiare la musica italiana e anche una manifestazione che ho amato molto, grazie anche agli ascolti di mio padre. Io rispetto il regolamento del Festival, cantando in italiano”.
Il testo del brano di Ana Mena ‘Duecentomila ore’
Sola io ti aspetterò A cena da sola In mezzo al fumo di mille parole Di canzoni che non hanno età Sulla pelle il tuo sapore Non si muove Siamo bravi a continuare A farci male lo che non cercavo un ragazzo di strada Poi mi hai distratta Vendendomi un'altra bugia Quando la notte arriva M'ama non m'ama un fiore America Latina Un Cuba libre amore Quando la notte arriva Duecentomila ore Amarsi un'ora prima E dopo lasciarsi andar È un'altra sera Che se n'è andata È questa attesa Che è disperata È l'aria fredda Di una giornata Così di fretta Dimenticata Quando la notte arriva M'ama non m'ama un fiore America Latina Un Cuba libre amore Quando la notte arriva Duecentomila ore Amarsi un'ora prima E dopo lasciarsi andar Quando la notte arriva Duecentomila ore Amarsi un'ora prima E dopo lasciarsi andar