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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Le anticipazioni de L’Amica Geniale 3: “Storia di chi fugge e di chi resta”

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L’Amica Geniale – Storia di chi fugge e di chi resta è andato finalmente in onda su Rai Uno domenica 6 febbraio. Il terzo capitolo della serie-tv tratta dall’enigmatica penna di Elena Ferrante, ancora una volta, non delude le aspettative dei più appassionati.

L’atteso ritorno dell’Amica geniale

Coinvolgente e accattivante in ogni inquadratura, in ogni frase, in ogni sguardo. L’abile regia di Daniele Luchetti, unita alla genuina bravura delle protagoniste Margherita Mazzucco (Elena) e Gaia Girace (Lila), restituisce allo spettatore una fedelissima trasposizione del libro. Ad essere raccontata, stavolta, è l’età di mezzo delle protagoniste: un tempo ragazzine, ora giovani donne e madri. Il periodo storico è quello politicamente irrequieto degli anni ’70 che si specchia vicende dei personaggi; i quali, in un modo o nell’altro, si ritrovano a vivere attivamente i loro tempi.

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Storia di chi fugge e di chi resta

Il titolo, in questo caso, risulta quanto mai significativo ed eloquente. Il dissidio tra Elena e Lila diventa sempre più evidente, andando ben oltre le scelte di vita rispettivamente compiute dalle protagoniste. Da un lato abbiamo Elena che, lasciata Napoli e il rione, ha vissuto il suo riscatto sociale laureandosi alla Normale di Pisa. Dunque la ritroviamo, nelle prime puntate, alle prese con il successo del suo romanzo, appena pubblicato, e in procinto di sposare un giovane accademico, figlio di una facoltosa famiglia fiorentina. Dall’altro c’è Lila, che, avendo scelto di restare, si ritrova ad affrontare quotidianamente il marcio di quell’ambiente e a combatterlo. Le vite di entrambe, ad ogni modo, continuano a danzare insieme, viaggiando parallele, intrecciandosi e sfiorandosi di continuo.

L’abilità del cast dell’Amica geniale

Degna di nota è sicuramente la prova attoriale sostenuta dal giovanissimo cast della produzione. La vera rivoluzione de L’Amica Geniale, infatti, è stata quella di scegliere attori di talento, ma giovani e – soprattutto – sconosciuti al grande pubblico. Una scommessa vincente, merito di un ottimo casting. I ragazzi, infatti, si sono ritrovati davanti, nello specifico, due sfide: rendere al meglio il periodo tumultuoso degli anni ’70 e interpretare personaggi anagraficamente molto più grandi di loro. Gli attori della serie, infatti, essendo così giovani, conoscevano poco o nulla di quegli anni.

La sfida di Gaia Girace e Margherita Mazzucco

Tuttavia durante la pre-produzione della terza stagione si è ipotizzato che le protagoniste potessero essere sostituite da attrici più adulte, proprio per ragioni anagrafiche. Se nelle prime due stagioni alcuni sentimenti e sensazioni erano riconoscibili per ragazze della loro età, qui fanno un upgrade interpretando delle donne anagraficamente più grandi, alle prese con la loro emancipazione che esplode nella piena vitalità del femminismo, la maternità e la durezza di essere madri.

Invece l’hanno spuntata e Luchetti le ha volute per continuare questo cammino: “Negli anni ’60 e ’70 si diventava madri prestissimo, quindi perché loro non sarebbero potute essere credibili. Margherita e Gaia hanno molto talento. Solo con l’aiuto di un piccolo lavoro di make up sono riuscite a interpretare benissimo donne più grandi della loro età, affidandosi alla loro bravura. Ero certo che avrebbero saputo farsi carico di Elena e Lila in età più matura”.

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