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giovedì, Aprile 25, 2024
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Aperta un’inchiesta sull’incidente di Antonio: il giovane morto sotto gli occhi di madre e fratello

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Emergono nuovi dolorosi dettagli riguardanti la morte di Antonio Golino, il 22enne di Marcianise morto schiacciato da una decina di bancali che sono improvvisamente caduti, urlando mentre la madre e il fratello lavoravano nello stesso turno di servizio.

Morte Antonio Golino, la ricostruzione dell’accaduto

Antonio lavorava nell’azienda “M & C”, una grossa azienda che affetta e lavora prosciutti da spedire poi su tutto il territorio nazionale italiano. Al momento della morte, stando a quanto emerso, si trovava in una delle celle frigorifere, una struttura alta diversi metri e che si estende per centinaia di metri. Presenti, all’interno della cella, numerosi bancali su cui sono poggiati, appunto, i prosciutti da lavorare e confezionare.

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Proprio una pila di questi bancali ha ceduto improvvisamente, travolgendo il giovane. Con lui stavano lavorando, nello stesso turno, la madre e il fratello, che avvertendo le urla di Antonio, sono accorsi e, disperati, hanno allertato immediatamente i soccorsi e dovuto aspettare che i soccorritori rimuovessero i bancali, per rivedere il corpo del giovane, ormai morto.

Dai primi accertamenti sembra che dispositivi e strumenti per la protezione lavorativa vi fossero e fossero tenuti regolarmente. Le indagini dovranno accertare se c’è stato qualche errore nel carico dei bancali, se dunque fossero stati caricati di più rispetto al peso previsto. Golino, hanno stabilito i Carabinieri della Compagnia di Caivano, non era dipendente della “M & C”, ma di una ditta che si occupa di imballaggio, trasporto e spedizione, su cui sono in corso verifiche per accertare se la proprietà fosse la stessa dell’azienda di insaccati.

“L’ennesima inammissibile strage sul lavoro”

Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, e Maria Rosaria Pugliese, segretario regionale UGL Campania, in una nota congiunta hanno dichiarato:

“L’ennesimo e drammatico incidente sul lavoro ha causato la morte di un operaio di 22 anni di Marcianise a Caivano, in provincia di Napoli. Siamo di fronte, per l’ennesima volta, a una strage quotidiana inammissibile. Come sindacato UGL, ribadiamo nuovamente l’importanza di investire sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Al contempo, è fondamentale potenziare i controlli per poter prevenire tragedie come questa. La manifestazione dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul fenomeno inaccettabile delle cosiddette ‘morti bianche’”.

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