Una piazza di spaccio ad uso reality. Quando la realtà supera la fantasia. Solo che non si è di fronte al Grande Fratello ma ad un ‘punto vendita’ di droga a Pianura. Anzi, ‘il punto vendita’, una delle aree più redditizie per l’acquisto di stupefacenti. Si riassume in queste parole la brillante operazione effettuata dalla squadra investigativa del commissariato di Pianura (guidata dal vicequestore Arturo De Leone) in via Evangelista Torricelli nella zona indicata come roccaforte del gruppo Calone-Loffredo. Si tratta della nuova realtà criminale operante nella zona e contro cui gli agenti hanno iniziato da mesi a effettuare interventi ‘a picchiata’.
L’intervento dei poliziotti
Gli agenti sono intervenuti presso l’abitazione di un giovane che è stato trovato in possesso di tre involucri contenenti 140 grammi circa di hashish, di un involucro con 11 grammi circa di cocaina, di un involucro con 17 grammi circa di crack, di due bilancini e della somma di 485 euro. I poliziotti hanno inoltre accertato la presenza di un sofisticato sistema di videosorveglianza a circuito chiuso che inquadrava il perimetro esterno dell’edificio. In manette è così finito Giuseppe Cioffi, 19enne napoletano. Per lui l’accusa di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro poiché utilizzato come base dello spaccio.
Il precedente intervento degli uomini del commissariato di Pianura
L’ultimo intervento degli uomini del commissariato di Pianura risaliva a circa dieci giorni fa. Durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti notarono in via Torciolano un’autovettura con due persone a bordo che, alla loro vista, cercò di eludere il controllo accelerando la marcia. I poliziotti di Pianura decisero così di fermarli e sottoporli a perquisizione. Il loro atteggiamento diede conferma agli agenti che i due erano lì per acquistare stupefacenti. E in effetti, all’interno della loro auto, nascosti in un borsello c’erano due panetti di marijuana per un peso di circa 200 grammi e la somma di 280 euro. La zona da tempo è al centro di nuove fibrillazioni che potrebbero essere legate al nuovo gruppo dominante, i Calone-Loffredo. I primi sono originari della zona del Casale di Posillipo e avrebbero preso il posto dei Mele (con cui erano in affare) dopo gli arresti e i blitz che hanno decimato il gruppo. Proprio oggi i due boss Mele hanno evitato l’ergastolo in appello per l’omicidio di Vincenzo Birra.
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