Si sono conosciuti ai tempi del Chelsea, giusto il tempo di un “nice to meet you” e poco più eppure quando si è trattato di tirare fuori un nome per il centrocampo del Napoli non ha esitatato a fare il suo nome: Billy Gilmour.
Lo scozzese, svezzato nelle giovanili dei Rengers, è arrivato a Londra non ancora 17enne per essere aggregato all’accademy del Chelsea, era il 2017 e sulla panchina dei ‘grandi’ sedeva Antonio Conte, che vide in qualche allenamento Billy, restandone colpito.
Al termine della stagione il tecnico salentino andò via e non ebbe il tempo di veder esordire Gilmour a Stamford Bridge, ma l’ha potuto ammirare da avversario in un Tottenham-Norwich del 5 dicembre 2021 e verificarne i miglioramenti sotto la guida di Roberto De Zerbi al Brighton.
Giovanni Manna per portare lo scozzese all’ombra del Vesuvio ha due missioni: la prima è quella di convincere la dirigenza del club inglese con un’offerta superiore ai 10 milioni di quella iniziale e la seconda è piazzare Cajuste, bocciato anche da Conte, dopo non essere riuscito a convincere neanche uno dei tre tecnici che lo scorso anno si alternarono sulla panchina del Napoli.
Un compito non semplice ma che con la giusta diplomazia potrà essere espletato per consegnare al Napoli il centrocampista mancante e consentire a Billy Gilmour, il ragazzino di Stemford Bridge diventato uomo, di riabbracciare Antonio Conte.
