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domenica, Ottobre 13, 2024
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Duplice omicidio a Sant’Antimo, arrivano le prime ammissione di Caiazzo

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Raffaele Caiazzo è stato condotto nel carcere di Poggioreale, ieri il 44enne è stato fermato per il duplice omicidio del 29enne Luigi Cammisa e della 24enne Maria Brigida Pesacane. Le vittime erano i coniugi dei suoi due figli Anna e Alfredo e genitori dei suoi quattro nipotini, tutti in tenera età, che abitavano a Sant’Antimo.

Per l’accusa Caiazzo avrebbe agito sulla scorta del sospetto che le due vittime fossero amanti, e avrebbe sparato prima a Cammisa in strada e quindi alla nuora in casa, per poi dileguarsi salvo poi costituirsi, dopo aver saputo di essere ricercato dai carabinieri, alla stazione dell’Arma di Gricignano d’Aversa.

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LE ACCUSE CONTRO CAIAZZO

Caiazzo è stato prima condotto nella sede della compagnia dei carabinieri di Giugliano. In lungo interrogatorio avrebbe reso prime parziali ammissioni sulle proprie responsabilità. Dunque il 44enne è stato sottoposto a fermo da parte della Procura di Napoli Nord per il duplice omicidio, contestate anche le aggravanti dei futili motivi e di aver agito contro un affine in linea diretta, e per detenzione e porto d’arma abusivi, e poi trasferito a Poggioreale in attesa della convalida del provvedimento restrittivo da parte del Gip. La pistola non è stata ancora ritrovata. L’autopsia sulle salme delle due vittime verrà eseguita in questi giorni.

Cognati uccisi a Sant’Antimo, Caiazzo: “Avevano una relazione, ma ho ucciso solo lui”

È durato 3 ore e mezza l’interrogatorio a Raffaele Caiazzo, 44 anni compiuti il 22 maggio, principale sospettato del duplice omicidio di Sant’Antimo, in cui sono morti il genero e la nuora, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane.

L’uomo, in stato di fermo, è accusato di duplice omicidio volontario. Stando a quanto si legge su Il Mattino, davanti al pm è apparso piuttosto confuso. Ha ammesso il primo omicidio, senza però riuscire a spiegare ciò che è successo dopo. Caiazzo ha spiegato al magistrato di aver avuto un’accesa discussione con il figlio, sposato con Maria Brigida Besacane, in quanto fosse convinto che in due cognati avessero una relazione segreta.

“Io so che ‘quei due’ avevano un rapporto, ma la mia famiglia non mi ha mai voluto dare ascolto – ha detto Caiazzo –. Eppure io Luigi l’ho visto tre volte salire a casa di Maria… ma loro non mi ascoltavano: e ieri sera mio figlio mi ha minacciato: ‘Papà, se non la finisci con queste paranoie, se continui a insinuare queste falsità, allora io non ti faccio vedere più i nostri figli!'”. Un rimprovero che anziché far ragionare l’uomo, avrebbe fatto scaturire la furia dell’uomo.
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