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Camorra a Castellammare, indagati il figlio e il nipote del politico

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Il figlio e il nipote del consigliere comunale e presidente della commissione pari opportunità del comune di Castellammare di Stabia, Nino Di Maio, sono indagati per associazione camorristica. Lo riporta il sito web del Il fatto quotidiano.

Il giudice per le indagini preliminari di Napoli Maria Luisa Miranda, alla fine dello scorso luglio, ha accolto la richiesta formulata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli (sostituto procuratore Giuseppe Cimmarotta) e disposto una proroga di indagini di sei mesi nell’ambito di un procedimento datato febbraio 2024.

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L’ordinanza di proroga dei termini di indagine riguarda Vincenzo Di Maio, 50 anni; Nino Di Maio, 28 anni e Ugo Lucchese, 63 anni, detto “Ugariello”, per gli inquirenti un vecchio membro del clan D’Alessandro. Tutti e tre sono sotto indagine per il reato di associazione mafiosa. La proroga del gip è allegata agli atti dell’ordinanza sulle infiltrazioni del clan nel tessuto economico di Castellammare di Stabia notificata qualche settimana fa.

Il post del sindaco di Castellammare

Chi non combatte la camorra non può stare nelle istituzioni
L’etica, la morale e la trasparenza sono da sempre i capisaldi dell’azione politica e amministrativa del mio operato di sindaco e della giunta comunale al mio fianco. Chi non si schiera apertamente nella lotta e nel contrasto al malaffare camorristico non può avere responsabilità pubbliche, non può far parte della mia maggioranza, deve dimettersi.
Chi non si riconosce in questi principi, chi non prende le distanze da zone d’ombra, da azioni camorristiche e illegali, non è parte della nostra squadra. Sul consiglio comunale, sui suoi consiglieri, sull’attività del Comune non possono pesare comportamenti opachi. È un’esigenza di opportunità politica, prima ancora che intervengano gli accertamenti della magistratura. L’operazione condotta martedì mattina dalla DDA, in collaborazione con la polizia di Stato, ha assestato un nuovo duro colpo al clan camorristico D’Alessandro, svelando ancora una volta la ferocia di questa banda criminale. È il segno che lo Stato c’è.
Ogni giorno combattiamo contro la camorra, contro quelle forze che hanno generato lo sfasciume di questa città. Lo facciamo nell’unico interesse di rilanciare Castellammare e restituirla ai suoi cittadini. Non faremo mai un passo indietro davanti a chi vuole riportarci nel buio“, ha scritto il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, dopo il maxi blitz.

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