Arriva l’ennesima stangata per i boss dei clan Birra–Iacomino e Ascione–Papale. A conclusione del processo, denominato “Tornado” avviato grazie alle denunce degli imprenditori costretti a pagare il pizzo ai due clan su tutti gli appalti a cui prendevano parte, sono stati inflitti 52 anni, complessivi, di carcere a capi ed affiliati delle due fazioni.
Tutti gli imputati sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, come riporta “Il Roma”, con la pena più pesante arrivata per il boss Stefano Zeno condannato ad otto anni di reclusione che vanno ad aggiungersi ai già diversi ergastoli da scontare, stessa pena per un altro elemento di spicco del clan di via Cuparella Ciro Uliano, conosciuto negli ambienti criminali come “Ciù ciù”.
7 anni e 8 mesi per Ciro Stavolo affiliato al clan Birra, 7 anni di reclusione per l’esecutore dell’omicidio di Salvatore Barbaro, vittima innocente, Vincenzo Spagnuolo mentre il figlio del defunto boss Raffaele Ascione, Pasquale, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi così come Ciro Guida.
Condanne “leggere” per i pentiti Antonio Birra e Simone Borrelli, il fratello del boss Giovanni è stato condannato a 5 anni e 4 mesi mentre per Borrelli 4 anni e 8 mesi di reclusione.