Sono complessivamente 18 i presunti affiliati al clan Vastarella destinatari delle misure cautelari eseguite dalla polizia nel centro di Napoli. Dalle indagini della squadra mobile è emerso che il clan negli ultimi anni era riuscito ad affermare la propria leadership alla Sanità con l’uso della forza e costringendo i soggetti ritenuti appartenenti alle organizzazioni rivali ad abbandonare le proprie abitazioni. Gli uomini dei Vastarella, inoltre, sarebbero stati protagonisti di diverse scorribande armate nel quartiere ad ogni ora del giorno e della notte.
Blitz della Polizia nel rione Sanità a Napoli. Circa duecento poliziotti stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di presunti promotori e affiliati del clan Vastarella ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ricettazione, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma, minacce. L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Napoli.
Al blitz partecipano gli uomini della squadra mobile e del commissariato San Carlo Arena di Napoli, oltre a quelli del reparto prevenzione crimine e dell’ufficio prevenzione generale.
Sembrava un clan finito e invece in due mesi la situazione si è ribaltata a suo favore. Dal clamoroso attacco subito nel circoletto alle Fontanelle all’attuale controllo sugli affari illeciti nel quartiere senza avversari. Anzi, i Vastarella sono stati capaci non solo di superare lo choc per i due morti, ma di tessere tele e alleanze per non rischiare più agguati, almeno in casa. Così si è formata la triade, oggetto di recentissime informative delle forze dell’ordine, al comando nel rione Sanità: Vastarella-Savarese-Mauro. Mentre i tre gruppi nemici del 2016, i Genidoni-Esposito,gli Esposito e i Mallo, sono in grave crisi per gli arresti a raffica che li hanno colpiti.