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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Bimba di 5 anni morta a Cardito, la mamma: “Non sappiamo ancora cosa è successo a Miriam”

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Sono passati poco più di due anni dal 17 ottobre 2019, giorno della morte di Miriam Laezza. La bimba di 5 anni di Crispano accusò un malore durante una lezione di danza che purtroppo, nonostante l’intervento dei sanitari, non gli lasciò scampo. “Morte naturale”, sentenziò l’autopsia. Ma i genitori, da quel giorno, non hanno mai smesso di porsi continui interrogativi. A parire da quei malori che, forse, erano un campanello d’allarme inascoltato.

Miriam Laezza insieme a mamma Antonella

L’appello social di Antonella, la mamma di Miriam Laezza

La madre Antonella, in un video pubblicato sui social, si rivolge proprio al medico che ha svolto l’autopsia su Miriam Laezza: “Sono la mamma di Miriam, la bambina che il 17 ottobre 2019 è decedutaafferma la donna le avete fatto una autopsia, credevo che avrei avuto una risposta. Invece dei 60 giorni (per i risultati, ndr) passarono 10 mesi. Avete scritto nella relazione che mia figlia aveva un’aritmia, senza dire quando l’aveva acquisita, da cosa derivava, se Miriam era nata con un problema al cuore. Mio marito è venuto da voi e avete chiamato i carabinieri, come se avesse voluto farvi chissà cosa, invece voleva solo spiegazioni”.

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“Abbiamo fatto un’altra opposizione, tramite legge – continua la mamma di Miriam Laezza -, per sapere cosa era successo a nostra figlia. Dopo un anno è stata presentata un’altra relazione in cui c’è scritto che Miriam non ha avuto un’aritmia ma è morta per cause naturali. Nella prima relazione avete scritto che ha avuto un’aritmia, nella seconda mi scrivete che gli esami istologici non sono stati fatti perché non era necessario e poi che sono stati fatti e che hanno confermato la morte naturale. Mia figlia il 17 ottobre ha lasciato i suoi genitori e i suoi fratelli e noi non viviamo più”.

Le parole del papà di Miriam Laezza a Fanpage.it

Il papà della piccola Miriam Laezza aveva raccontato che la bimba era già svenuta tre volte: a febbraio, a marzo e anche ad aprile, ma i medici li avevano rassicurati. Per loro, aveva spiegato l’uomo, si trattava di una reazione dovuta allo stress: succedeva, avevano spiegato, perché era gelosa del fratellino appena nato. “Ci avevano assicurato che Miriam non aveva problemiaveva spiegato Giovanni Laezza a Fanpage.it voglio sapere se qualcuno ha sbagliato nei soccorsi o se ci sono stati errori in precedenza, quando l’abbiamo portata in ospedale. Se aveva una malattia non diagnosticata, se si sarebbe potuta salvare. Vogliamo capire chi o cosa ci ha portato via la nostra bambina”.

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