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venerdì, Aprile 19, 2024
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Centro Polisportivo Sant’Antimo, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

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Comunicato del sindaco di Sant’Antimo, Aurelio Russo, sul casod del centro sportivo. “Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 05329/2018 del 30 luglio, ha messo la parola fine ad un rapporto, quello tra Polisportiva Soc. e Comune di Sant’Antimo (e non il Sindaco Aurelio Russo), durato poco meno di un ventennio, durante il quale, nonostante i copiosi finanziamenti pubblici ricevuti, la Società, ben poco o nulla ha restituito alla comunità santantimese, nei confronti della quale, ad oggi, invece, risulta debitrice.

Un rapporto, che potremmo definire “diversamente reciproco” e che, secondo il Consiglio di Stato, è stato validamente rescisso.

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Gli strascichi polemici, la sindrome persecutoria, le minacce di querele, l’accusa di lucrare politicamente su una vicenda che non è solo giudiziaria, non suscitano il nostro interesse. Non prenderemo parte alla pantomima che la proprietà (così genericamente preferiamo indicarla) vorrebbe inscenare per mistificare sedici anni di privilegi e vantaggi concessi, inspiegabilmente, da un Ente pubblico ad un privato inadempiente.

Canoni e ratei di un mutuo per 2 milioni di euro (garante lo stesso Ente) inevasi, per non parlare della mai avvenuta riduzione delle tariffe per i cittadini santantimesi; il tutto, al solo scopo di ottenere benefici economici, altro che politici, in danno alla comunità.

L’accusa di una schizofrenia amministrativa e di un’asserita contraddittorietà degli atti cronologicamente prodotti da questa Amministrazione, cade dinanzi alla verità dei fatti.

Un termine correttamente concesso alla Società, per il rilascio della struttura, da portare a compimento tra il 20 agosto ed il 20 ottobre, accompagnato da un altrettanto corretto e legittimo invito, a non contrarre nuovi rapporti con utenti.

Di contro, la scellerata comunicazione della Società che, al rilascio graduale del complesso, risponde con la chiusura immediata del Centro sportivo e l’annullamento dei rapporti contrattuali in essere e il licenziamento di tutti gli addetti, fino al diniego, lo scorso 04 agosto, opposto alla legittima e responsabile richiesta di consegna immediata delle chiavi.

Non rappresenta un particolare trascurabile il fatto che la Polisportiva si sia autonominata custode del bene fino alla chiusura delle valutazioni peritali in corso, durante le quali (un tempo lungo) sarà negato l’accesso a chiunque, per non alterare lo stato dei luoghi.

Le conseguenze?

L’azzeramento di ogni attività sportiva all’interno della struttura. Un grave danno per la comunità, l’ennesimo.

Ci colpisce l’inaccettabile impunità con la quale siffatta spregiudicata condotta viene posta in essere. La Società Polisportiva, nel comprensibile tentativo di difendere le proprie “vicende imprenditoriali”, omette di citare, nel comunicato stampa in commento, l’ingombrante presenza dell’Interdittiva Antimafia, emessa dalla Prefettura di Napoli il 31 gennaio scorso. Un fatto che appare confliggere con il buon proposito della proprietà di affrontare l’intera vicenda con trasparenza e serenità.

Continueremo ad agire nell’interesse della Città e della sua comunità. Il nostro obiettivo è conseguire la disponibilità della struttura all’unico scopo di restituirla ai cittadini unitamente al maltolto”.

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