Tra l’agosto e il novembre del 2023 ci sono stati diversi raid armati tra i Quartieri Spagnoli, la Sanità e la zona delle Case Nuove. Nell’ultima ordinanza che ha colpito la confederazione del clan Mazzarella, c’è anche la ricostruzione dell’agguato condotto contro Raffaele Frenna (non coinvolto nell’ultima indagine). L’agguato è avvenuto il 5 novembre in piazza Mercato: quella sera, alle ore 20:50 circa, i carabinieri arrivarono all’esterno di un centro scommesse e, in seguito, Frenna venne portato all’ospedale Vecchio Pellegrini. Vi sarebbe un ex affiliato al clan Contini poi entrato in contrasto con l’attuale reggente Nicola Rullo dietro il ferimento di Raffaele Frenna. Si tratta di Emanuele Marigliano, 26enne ras delle Case Nuove e a capo di un gruppo smantellato nei mesi scorsi da una brillante operazione della sezione Omicidi della squadra mobile (guidata da Giovanni Leuci e coordinata dal vice questore aggiunto Luigi Vissicchio). Marigliano deve rispondere anche dell’aggressione a dei turisti argentini al ristorante Cala la Pasta mentre gli altri di una serie di stese nella zona dei Quartieri spagnoli.
Il summit dei Mazzarella
Come ricostruito nell’ultima ordinanza contro i componenti del gruppo il giorno dopo l’agguato Luciano Barattolo, reggente del clan in quel periodo e cugino di Michele Mazzarella, avrebbe convocato un summit al quale avrebbero partecipato altri affiliati. L’incontro sarebbe stato organizzato per pianificare la risposta al clan Contini dopo il raid e in quel momento Barattolo avrebbe voluto incontrare i rivali per chiarire la situazione: “Che vogliamo fare con questi qua? Ci vogliamo chiamare a questi qua? O sto sbagliando? Scusa i compagni loro scendono e sparano, stanno facendo la guerra“.