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venerdì, Maggio 17, 2024
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Chi è Jannik Sinner, da promessa dello sci all’Olimpo del tennis

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Chi è davvero Jannik Sinner, il ragazzo altoatesino che domenica vuole scrivere la storia battendo in finale degli Australian Open il russo Daniil Medvedev. E’ una domanda che bisogna porsi, visto che se le cose fossero andate diversamente, invece che alla Rod Laver Arena di Melbourne domanica si sarebbe potuto tranquillamente trovare impegnato per la coppa del mondo di sci alpino

La carriera di Jannik Sinner

Dagli sci alla racchetta

Jannik Sinner è nato a San Candido i provincia di Bolzano e come in tanti da quelle parti è cresciuto con il pallino della neve, tant’è che la sua avventura nel mondo dello sport comincia dallo sci, a cui si dedicherà con buon risultati fino all’età di 13 anni.

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Troppo forte la passione per il tennis, al punto da dedicarsi soltanto ala racchetta e mettendo definitivamente da parte gli sci a soli 14 anni, quando esordisce nel professionismo con le prime conquiste a livello Futures e Challenger.

L’anno della svolta

Il 2019 è l’anno della svolta: con la wild card che permette a Jannick Sinner di gareggiare agli Internazionali d’Italia e conquistare la prima vittoria in un Masters 1000 e successivamente conquistare un posto nel tabellone principale degli US Open. Il 2019 può essere considerato un anno da cerchiare per l’altoatesino che si chiude con la vittoria alle Next Gen ATP Finals.

L’ingresso nei top 50

L’anno seguente entra (senza più uscirvi) nella top 100 del ranking ATP, chiudendo il 2020 tra i primi 50 tennisti al mondo e vicendo a Sofia il suo primo titolo ATP (250), in finale contro Vasek Pospisil. Nel 2021 arrivano altri 3 titoli (Washington, ancora Sofia e Anversa), e l’amarezza della finale del Masters 1000 di Miami persa contro Hurkacz.

Un biennio a due facce

Il 2022 è invece l’annus horribilis per Jannik Sinner con il covid, problemi al ginocchio, all’anca e alla caviglia, che ne pregiudicano le performance. Si rifà con gli interessi nel 2023 con la vittoria al 250 di Montpellier e le finali a Rotterdam e Miami, prima di toccare il punto fino a quel momento più alto della carriera con la semifinale di Wimbledon, dove si arrende soltanto al solito Novak Djokovic. Ad agosto arriva la vittoria nel Masters 1000 a Toronto, battendo Alex de Minaur con un netto 6-4, 6-1.

Poi le due vittorie contro Medvedev a Pechino e Vienna che gli valgono altrettanti titoli, fino all’ATP Finals di Torino con la finale persa contro Djokovic con un doppio 6-3. Sembrava dover finire con l’amaro in bocca l’anno ed invece il dolce era proprio nella coda. Jannik Sinner fa la storia conquistando da assoluto protagonista la Davis con l’Italia insieme ad Arnaldi, Sonego, Musetti e Bolelli.

La finale di Australian Open e…

Il resto è attualità con l’Australian Open da rullo compressore in cui ha messo sotto praticamente tutti, compreso sua maestà Novak. Domenica l’ultimo atto con la finale contro Medvedev che potrebbe regalare il primo storico titolo slam ad un tennista italiano dall’altra parte del mondo.

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