I membri delle famiglie camorristiche Amato e Pagano avrebbero incassato 8mila euro al mese per poter mantenere il loro alto tenore di vita. Il cassiere degli Scissionisti sarebbe Raffaele Capasso che avrebbe avuto l’incarico di pagare gli stipendi agli affiliati liberi e ai familiari dei detenuti. Gli inquirenti della Dda e della Dia hanno individuato una cassa comune del clan in cui confluivano i soldi di tutte le attività illecite. Proprio da quel fondo venivano presi i soldi necessari ai parenti degli storici membri Scissionisti.
Il loro altissimo tenore di vita sarebbe stato esibito sfrontatamente su TikTok ed Instagram. Sui social i parenti dei boss si mostravano al volante di auto di lusso, con orologi d’oro al polso e in vacanza in barca. Quelle affermazioni di potere e di ricchezze sarebbero stati fondamentali per accrescere il potere camorristico tra Melito, Mugnano e Scampia.
La lista delle ‘mesate’ alle famiglie dei boss Amato-Pagano
Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, c’è un importante dettaglio fornito da Salvatore Roselli, infatti, il collaboratore di giustizia ha esplicitamente parlato del sistema delle mesate. L’uomo ha confidato ai magistrati che tutti gli appartenenti alle famiglie Amato e Pagano riceverebbero 8mila euro al mese.
L’ex ras Frizione sarebbe al corrente delle spartizioni poiché avrebbe assistito alla preparazione delle mesate da parte di un importante esponente criminale melitese il quale avrebbe seguito le indicazioni scritte su un foglio. Roselli ha rivelato che gli 8mila euro sarebbero stati dati alle famiglie dei boss e dei ras Raffaele Amato, Elio Amato, Rosaria Pagano, Raffaele Jr Amato, Carmine Amato, Carmine Pagano, Antonio Domenico Amato. Dunque le mesate sarebbero state pagate a Monica e Debora Amato, figlie della donna boss detta zia Rosaria.
Indagine sugli Amato-Pagano, Gratteri: “Sfarzo e lusso su Tiktok per mostrarsi ai giovani”
I ras e gli affiliati del clan Amato-Pagano mostravano la loro vita sfarzosa su Tiktok, infatti, pubblicavano video in cui si immortalavano a bordo di Ferrari e Lamborghini e in vacanza in barca: tutto è stato vissuto tra bottiglie di vini costosi e orologi d’oro.
La Bella Vita sarebbe stata sbandierata sui social per fare proselitismo criminale. “C’è l’uso costante e sistematico di Tiktok e Instagram, soprattutto, sul social cinese sfoggiano la loro ricchezza. Orologi d’oro e auto di lusso esibiti per esternare il loro potere e per apparire ricchi. Volevano farsi vedere come vincenti e per far credere ai disperati di poter diventare come loro. La camorra è la prima mafia che ha usato i social, quindi, si rivolge ai giovani“, ha dichiarato in conferenza stampa il capo della Procura di Napoli, Nicola Gratteri.
“Le auto di lusso venivano usate dall’organizzazione criminale per fare dei cortei nei territori. Una camorra moderna ma antica nella struttura poiché fortemente gerarchizzata. Abbiamo colpito vertici delle storiche famiglie, i reggenti e i loro discendenti nelle varie zone. A ciascuno dei nuclei familiari originali venivano garantiti 8mila euro al mese. Ad un livello inferiore della piramide erano previsti un fisso mensile o una percentuale sugli affari“, ha sostenuto Claudio De Salvo, capo del centro operativo della Dia di Napoli.
Indagine sugli Amato-Pagano, Gratteri: “Sfarzo e lusso su Tiktok per mostrarsi ai giovani”

