Arrestati 3 uomini del clan Moccia, ricostruite la tentata estorsione e l’agguato. Stamattina i militari del Comando Compagnia di Casoria e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna eseguivano a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA di Napoli, nei confronti di tre persone. Si tratta del 55enne Salvatore Barbato, il 40enne Tommaso Russo e il 39enne Gennaro Sorrentino. Dunque per loro le accuse sono di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.
Le indagini sono partite dalla denuncia sporta nel mese di gennaio da un imprenditore edile che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione presso un cantiere privato di Casoria. Dunque l’uomo subì una richiesta di denaro per poter proseguire l’attività.
Attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e le attività investigative svolte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Casoria. Ricostruite le diverse fasi in cui si consumava la tentata estorsione, identificando i soggetti che si erano recati sul cantiere.
L’AGGUATO A CASORIA E IL CLAN MOCCIA
Salvatore Barbato, alias Totore O’ Can, è ritenuto elemento contiguo al clan Moccia. Lo scorso primo febbraio Russo venne ferito da colpi d’arma da fuoco esplosi da ignoti a bordo di un’autovettura nella piazza Cirillo di Casoria. Per questo episodio delittuoso i 3 soggetti raggiunti da provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Napoli.
Provvedimento eseguito dai carabinieri di Casoria l’11 febbraio 2021, poi non convalidato dal Tribunale di Napoli Nord. Quindi alla luce delle ulteriori indagini svolte, e delle nuove fonti probatorie raccolte, confermate le precedenti ipotesi accusatorie. Richiesto ed ottenuto dalla DDA di Napoli l’odierno provvedimento cautelare a carico dei tre soggetti.
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