Colpo di scena al Riesame che ‘salva’ il capoclan del clan Mazzarella, Michele, figlio di Vincenzo ‘o pazz. Il tribunale della libertà (X sezione) ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico accogliendo le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Sergio Lino Morra. Il penalista ha evidenziato i gravi indizi di colpevolezza a carico del suo assistito e soprattutto l’inefficacia della misura cautelare in quanto gli elementi alla base dell’ultima inchiesta erano già nella disponibilità della Procura quando fu emesso il decreto di fermo a carico di ‘o fenomeno due anni fa. L’avvocato Morra ha sottolineato che in questo caso si sarebbe configurata la contestazione a catena con il reggente che però resta detenuto per altro.
Michele Mazzarella era finito nuovamente al centro delle cronache con l’ultima inchiesta che ha azzerato il nuovo corso del gruppo retto dal cugino Luciano Barattolo. In particolare, le attività della DDA si sono concentrate su tre organizzazioni orbitanti nella confederazione Mazzarella: il gruppo della zona del Connolo, guidato dalle famiglie Barattolo e Galiero; quello attivo a Forcella, con a capo la famiglia Buonerba, nota con il soprannome di Capelloni; infine il gruppo di Poggioreale è retto dalla famiglia Nunziata, i cosiddetti Castagnari. Gli inquirenti hanno scoperto come i vertici del clan, anche dopo di arresti eccellenti intervenuti in tempi recenti, sarebbero stati in grado di gestire tutte le attività illecite della confederazione e delle sue varie articolazioni territoriali. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di droga, ricettazione, detenzione di armi clandestine e detenzione e porto abusivo di armi da sparo