Il testamento rappresenta lo strumento legale più sicuro per garantire che le proprie volontà vengano rispettate dopo la morte e che i beni vengano destinati secondo le proprie scelte.
Attraverso il testamento, è possibile non solo tutelare gli eredi, ma anche compiere un gesto di grande valore solidale: inserendo un lascito testamentario, si può infatti destinare una parte (o anche tutto il proprio patrimonio se non si hanno eredi) a favore di enti benefici, sostenendo cause importanti anche dopo la morte.
Che cosa è un lascito?
Come già accennato, un lascito testamentario è una disposizione contenuta nel testamento con cui una persona decide di destinare, dopo la propria morte, una parte del suo patrimonio a uno o più enti benefici. Si tratta di un gesto di generosità e solidarietà che permette di sostenere progetti nel lungo periodo, anche quando non si è più in vita.
A differenza della donazione tradizionale, che produce effetti immediati, il lascito testamentario diventa effettivo solo al momento dell’apertura della successione. È quindi un modo per lasciare un’eredità morale e contribuire in maniera concreta alla continuità delle attività di un ente in cui si crede.
Nel lascito è possibile includere diverse tipologie di beni: somme di denaro, titoli, azioni, fondi d’investimento, beni immobili come case o terreni, beni mobili come gioielli, opere d’arte o automobili, oppure l’intero patrimonio. Inoltre, si può destinare a un ente benefico il trattamento di fine rapporto o una polizza assicurativa sulla vita.
La scelta è completamente libera, in base alle proprie volontà e al valore che si intende attribuire a questo gesto.
A chi effettuare il lascito?
Il beneficiario di un lascito testamentario può essere sia una persona fisica che una persona giuridica, come le organizzazioni non profit che operano in ambito sociale, culturale, scientifico o umanitario.
Le opzioni sono molteplici, ma è fondamentale individuare quello che rispecchia i propri valori e le proprie convinzioni al meglio. In più, è necessario valutare la serietà, la trasparenza e l’impatto delle attività svolte nel tempo.
Ad ogni modo, per garantire che il lascito venga assegnato correttamente e senza equivoci, è essenziale identificare in modo preciso il destinatario, indicando chiaramente la denominazione completa dell’ente e il suo codice fiscale.
È possibile, inoltre, esprimere volontà su come dovranno essere impiegati i beni o le somme lasciate, specificando, ad esempio, se dovranno essere destinati a un progetto particolare, a un reparto medico, ecc.
Chi può fare un lascito testamentario?
Chiunque sia legalmente capace può fare sia un testamento che un lascito testamentario, cioè decidere come destinare i propri beni dopo la morte. La legge italiana stabilisce alcune eccezioni: non possono redigere un testamento valido i minori di 18 anni, le persone interdette per infermità mentale e coloro che, al momento della scrittura del testamento, non erano in grado di intendere e di volere.
In questi casi, il testamento può essere impugnato e annullato da chi ha un interesse diretto, ad esempio un erede legittimo.
Perché fare un lascito testamentario
Fare un lascito testamentario rappresenta un modo concreto per garantire che i propri beni vengano utilizzati secondo le proprie volontà, anche dopo la morte. Attraverso un testamento, infatti, è possibile indicare con precisione a chi destinare una parte del proprio patrimonio e per quali finalità, evitando che i beni vengano gestiti in modo contrario ai propri principi da terzi.
Oltre all’aspetto legale, il lascito ha anche un forte valore etico e personale: consente di dare continuità ai propri ideali, sostenendo cause in cui si è creduto durante la vita. Infine, è bene precisare che un lascito non è soggetto a imposte di successione se destinato a enti del Terzo Settore riconosciuti, pertanto l’intero valore del bene o della somma lasciata verrà utilizzata a scopo benefico.