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mercoledì, Giugno 26, 2024
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È positivo al Covid, vìola la quarantena e gira per Bacoli: il sindaco lo denuncia

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Si aggirava tra le strade del centro storico di Bacoli nonostante la positività al Covid e gli evidenti sintomi della patologia. Successivamente, si è scoperto anche che l’uomo aveva lasciato più volte la propria abitazione durante il periodo di isolamento domiciliare. Appena il sindaco Josi Gerardo Della Ragione l’ha scoperto, ha fatto scattare la denuncia.

L’annuncio del sindaco

Ho provveduto a denunciare un cittadino di Bacoli, positivo al coronavirus e con sintomi, che più volte ha lasciato la propria abitazione nonostante fosse obbligato all’isolamento domiciliare. Massima solidarietà per tutti i contagiati. Non hanno colpe. Ma bisogna rispettare le regole, altrimenti non ne usciamo più. Dobbiamo essere responsabili. Ho sollecitato tutte le forze dell’ordine del territorio ad un maggior controllo, soprattutto di chi è in quarantena. L’Asl Napoli 2 Nord mi ha inoltre ufficializzato che 4 nuovi cittadini di Bacoli sono risultati positivi al Covid-19. Due casi sono afferenti al link epidemiologico di Monte di Procida. Uno è un familiare di un caso bacolese già risultato positivo. Un altro è ricoverato in ospedale, non in terapia intensiva. Tre le notizie positive c’è 1 guarito. I casi attualmente positivi in città sono quindi 22. Continuerò a tenervi aggiornati. Nella giornata di oggi, sentito il Centro Operativo Comunale, ed ascoltata l’Asl, assumerò nuove decisioni rispetto alla pandemia in corso. A tutela della salute di tutti, dell’istruzione e dell’economia». Questo quanto scritto dal primo cittadino sui social.

Le altre notizie | Positivi al Covid, ma vanno comunque a lavoro: denunciate 2 persone a Milano

Erano positivi al Covid, ma non hanno rispettato l’isolamento domiciliare e si sono recati a lavoro al ristorante. Questo è quanto successo in zona Turco a Milano, dove 2 persone – un titolare ed un dipendente – nonostante fossero positive al coronavirus ed in isolamento, sono andate comunque a lavorare in un locale di ristorazione etnico. A seguito della segnalazione sono intervenuti i carabinieri, che hanno provveduto a denunciare a piede libero i due. L’accusa, difatti, è quella di inosservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo. La ‘punizione’ per il reato prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

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I due avevano lasciato il locale quando sono arrivati i carabinieri

Poco prima dell’arrivo dei militari, i due avevano già lasciato il locale. Soltanto dopo, una volta analizzate le immagini della videosorveglianza e dopo aver raccolto le testimonianze dei presti, è stato possibile accertare la presenza delle 2 persone, 36 e 20 anni. Dopo la scoperta, i carabinieri hanno anche invitati i clienti a ritornare a casa. Questi dovranno aspettare di ricevere le indicazione dell’Ats per gli accertamenti sanitari del caso. Intanto è scattato il sequestro preventivo del locale, dove verranno effettuate verifiche igienico-sanitarie.

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