Il debito di Claudio D’Alessio e le lamentele di Moccia: “Sei mesi a fà bordello”. Angelo e Gennaro Moccia, classe ’87, sono accusati in concorso di aver fornito capitali ad imprenditori che necessitavano dei prestiti. I dettagli emergono dall’ordinanza, firmata dal gip Rosalba Liso, contro il clan Moccia, colpito dagli arresti dei giorni scorsi.
L’esercizio di credito era svolto in maniera continuativa e professionale nei confronti di Claudio, figlio del noto cantante Gigi, Marco Claudio De Sanctis e Oscar Carpignoli. Inoltre i due Moccia pretendevano interessi variabili in assenza di autorizzazione.
LE TELEFONATE TRA CLAUDIO D’ALESSIO E GENNARO MOCCIA
Da una conversazione del 9 luglio 2018 si comprendere che il rapporto debitorio tra Gennaro Moccia e Claudio d’Alessio durasse almeno 6 mesi. Moccia sollecitava D’Alessio, con tono infastidito, a risolvere la questione. “Allora me lo devi dire tu, Claudio, Fratello…. sono sei mesi, allora“. Sottolineando inoltre: “Però Claudio tutti questi…Queste belle chiacchiere…. Io non sono di Milano… non sono neanche della Cina, io sono di Napoli“.
Analoghe lamentele da parte di Moccia nei confronti di D’Alessio emergevano in una conversazione del 13 luglio del 2018: “Aò Clà però Frate, ja, stiamo da sei mesi a fà sto bordello“. Al termine della conversazione i due concordavano che D’Alessio avrebbe consegnato a Moccia un assegno, che poi avrebbe incassato una terza persona per conto di Moccia, proprio al fine di evitare che emergessero rapporti finanziarie diretta tra il figlio del noto cantante e Gennaro Moccia.
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