“Dico al governo e al mio partito, il Pd, di darsi una svegliata sul tema della cannabis. Enrico Letta dovrebbe avere più coraggio sulla legalizzazione”. Lo dice il consigliere comunale dem di Milano, Daniele Nahum, che questa mattina ha fumato della marijuana di fronte a palazzo Marino per chiedere l’approvazione della legge che consente la coltivazione di cannabis per uso personale. “Nelle carceri italiane ci sono 16mila persone in carcere per reati legati alla cannabis e la criminalità organizzata ha un giro d’affari di 7 miliardi di euro – ha raccontato il consigliere – sono qui contro il proibizionismo che riempie le galere e aiuta le mafie”.
Il gesto di Nahum arriva quasi due mesi dopo la bocciatura del referendum sulla legalizzazione della cannabis e a qualche settimana di distanza da una mozione – presentata dal Pd – che è invece stata approvata a Palazzo Marino, e che sostanzialmente impegna la giunta Sala a chiedere al Parlamento di approvare subito una legge che legalizzi la produzione e il consumo di cannabis e dei suoi derivati. Quest’oggi il consigliere Nahum ne ha approfittato per chiedere al Pd e al suo segretario Enrico Letta maggior coraggio sul tema della legalizzazione, mentre un dibattito pubblico sull’argomento è stato chiesto al sindaco Beppe Sala dall’esponente dei Radicali italiani Giulia Crivellini.
Non sono mancate anche le critiche al gesto del consigliere del Partito democratico. Ieri era stato il segretario della Lega, Matteo Salvini, a fungere da involontaria cassa di risonanza per il gesto di Nahum criticandolo apertamente sui social: “Le priorità del Pd. Consigliere comunale di Milano…”, aveva scritto in maniera sarcastica il leader del Carroccio, diffondendo la “locandina” dell’appuntamento di oggi. Nahum aveva risposto sottolineando “i molti commenti degli elettori della Lega e del centrodestra favorevoli alla nostra iniziativa” e come la legalizzazione della cannabis non sia “una battaglia di parte ma una battaglia di buonsenso. Il centrodestra dovrebbe capirlo, non solo l’ottimo Elio Vito”. Oggi poi il consigliere del Pd è tornato a ribattere a Salvini: “Anziché condannare la strage di Bucha e Putin pensa al mio gesto”.