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giovedì, Aprile 25, 2024
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Assembramenti fuori le scuole, Della Ragione replica a De Luca: “Dove prendo i vigili per i controlli?”

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“In relazione alle notizie e alle immagini pervenute” all’Unità di Crisi della Regione Campania, e alle relative verifiche effettuate, “che testimoniano diffuse situazioni di assembramento davanti agli istituti scolastici, si invitano i sindaci a predisporre mirati servizi di controllo da parte delle Polizie Municipali, in particolare nelle fasi di ingresso e di uscita di alunni e studenti dagli istituti scolastici”. E’ quanto si legge in una nota diramata dall’Unità di Crisi regionale.    L’Unità di Crisi ricorda che occorre mantenere alta la guardia contro i contagi e che la situazione generale deve assolutamente invitare tutti al rispetto dei protocolli di sicurezza, e in generale ad osservare comportamenti prudenti e responsabili.

Ma il sindaco di Bacoli non ci sta

Dopo il comunicato della Regione, il primo cittadino di Bacoli Josi Gerardo della Ragione ha replicato affermando che è difficile per un comune mettere i vigili fuori le scuole per evitare assembramenti: “Ho letto che, per evitare assembramenti, c’è chi dice ai sindaci di mettere i vigili urbani agli ingressi delle scuole. Fantastico. Li metterei con piacere, davvero. Se solo li avessi. Su strada, in tutta la città, ho una pattuglia la mattina ed una il pomeriggio. Nulla più. E se poi capitano agenti contagiati, o in quarantena, va a finire che in esterna non mi ci trovo proprio nessuno. Ora, parliamoci chiaro: se il problema fosse solo di Bacoli, sarebbe il male minore. Invece, purtroppo, è vissuto da tanti colleghi sindaci. In verità, quasi da tutti. È la solita canzone che, senza soluzione di continuità, viene suonata dai piani alti della politica: “la colpa è dei sindaci”. I cattivi siamo noi. Senza soldi, senza poter assumere, e con dipendenti (molto volenterosi) perlopiù prossimi alla pensione. Siamo lanciati in trincea, senza armi. Ma va bene così. Per questo, lì dove le risorse scarseggiano, ci attrezziamo con uno strumento nobile. L’unico possibile. La fantasia amministrativa. Presidieremo le scuole con i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza. Abbiamo definito i progetti di utilità pubblica. Partiremo già da domani. Lo faremo anche con i volontari della Protezione Civile e con quelli dell’ANPS. Li ringrazio tutti. Perché sarebbe molto semplice dire “non ho uomini, non posso fare nulla”. Oppure “la colpa non è mia”. Ma fare il sindaco significa assumersi responsabilità. E risolvere i problemi. Insieme, proviamo a farlo ogni giorno. Con tanta, tantissima passione. Ed un pizzico di fantasia.

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