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venerdì, Marzo 29, 2024
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Detenuto moribondo col tumore in un letto d’ospedale, ma gli negano di tornare a casa: la storia di Ciro Rigotti

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E’ oramai moribondo in un letto di ospedale, ma ancora detenuto nonostante le sue condizioni fisiche sono davvero precarie. Questa la storia di Ciro Rigotti, ricoverato ma ancora agli arresti all’ospedale Cardarelli. Finito in manette per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, Rigotti combatte da tempo con un tumore che gli è stato diagnosticato e che lo ha ridotto a pesare appena 30 Kg. Le richieste di poter fare ritorno a casa presentate dall’avvocato sono state per ora tutte bocciate.

Stamattina il suo legale è tornato dal giudice per presentare gli ultimi referti medici e le recenti foto di Ciro, iniziative finalizzate alla concessione degli arresti domiciliari. Nel luglio scorso gli è stato diagnosticato tumore maligno facciale multiplo, condizione per la quale è stato dichiarato paziente terminale.

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L’APPELLO DEI FAMILIARI DI CIRO RIGOTTI

“Chiediamo gli arresti domiciliari per Ciro, facendolo morire tra le braccia dei familiari e tra le mura della sua casa a Ponticelli. Non ha ucciso nessuno, non ha speranze di guarigione, oltre che di fuga vista la sua condizione poiché pesa 24kg. Con le sue ultime forze chiede allo Stato di essere tutelato, protetto, considerato! Non si mai sottratto alla giustizia, purtroppo la malattia gli lo ha impedito. Vogliamo ringraziare Pietro Ioia che ci sta dimostrando una grande vicinanza” hanno dichiarato la figlia Nunzia e il nipote Silvio.

 

 

 

 

 

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