Un detenuto campano è risultato positivo al covid nel carcere di Bologna. Notizia resa nota dal segretario generale del sindacato Spp Aldo Di Giacomo. “Siamo molto preoccupati per un eventuale propagarsi del virus in considerazione dell’imminente riapertura dei processi e delle relative traduzioni ma soprattutto dai colloqui con i familiari. Siamo dell’opinione che non bisogna abbassare la guardia perché l’eventuale contagio creerebbe problemi non solo di natura sanitaria ma soprattutto di ordine e sicurezza“.
COVID IN CARCERE, DUE DETENUTI MORTI
Lo scorso aprile morì all’ospedale Sant’Orsola di Bologna un detenuto positivo al covid 19. A quanto si apprese da fonti penitenziarie l’ uomo era agli arresti domiciliari presso il nosocomio. L’uomo, un italiano di 77 anni, era ricoverato da giorni nell’Unità operativa Medicina d’Urgenza del Sant’Orsola. Durante il ricovero era sottoposto a tampone naso-faringeo che aveva dato esito positivo.
Il detenuto morto a Bologna era un siciliano di 76 anni, Vincenzo Sucato. Inoltre a maggio morì anche Giovanni Marzoli, anche lui risultato positivo al covid in carcere, arrestato il 16 febbraio scorso per l’omicidio dell’anziana madre Cesarina.
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