Salvatore Ocone è stata accusato anche del tentato omicidio di Antonia Natalia, figlia avuta con Elisa Polcino. La 16enne è stata operata e ora è monitorata in terapia intensiva al Neuromed di Pozzilli a Isernia. L’intervento chirurgico, eseguito durante la notte dall’equipe di neurochirurgia dell’Ircc per un grave trauma cranico, è durato diverse ore, come rende noto la direzione sanitaria: la prognosi resta riservata.
L’interrogatorio di Salvatore Ocone
L’interrogatorio del 58enne è “durato circa due ore” e ha dichiarato in conferenza stampa il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò. “Lui ha ammesso i fatti materiali. Il motivo del gesto – ha spiegato Scarfò – lo ha attribuito a dinamiche familiari che lui indica come conflittuali e in particolare un atteggiamento, a suo dire, aggressivo e dominante da parte della signora nei confronti suoi e del contesto familiare”. “Nel vissuto di Ocone – ha concluso il procuratore – vi è traccia di un tso avvenuto però nel 2011. Non abbiamo nessuna prova, nessun elemento, di un vissuto di violenza all’interno della famiglia“.
Il duplice omicidio di Elisa Polcino e Cosimo Ocone
Dunque Ocone ha ammesso le sue responsabilità, accusato di aver ucciso la moglie Elisa Polcino e il figlio 15enne Cosimo. Inoltre l’arrestato ha ridotto in fin di vita la figlia 16enne. Il 58enne si è sottoposto all’interrogatorio della notte scorsa con il procuratore di Scarfò, nella caserma dei carabinieri di Campobasso dove era stato portato dopo essere stato fermato nelle campagne di Ferrazzano. Al termine dell’interrogatorio, durato circa un’ora e mezza, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Campobasso con l’accusa di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.