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martedì, Aprile 23, 2024
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Famiglia coinvolta in un incidente accaduto a Giugliano, avvocatessa li truffa per 264mila euro

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Ha dell’incredibile la storia che vi abbiamo raccontato questa mattina. Una storia che, però, è piena zeppa di particolari che rendono la storia ancora più inverosimile. Ma resta una storia vera, diventata inchiesta della Guardia di Finanza di Giugliano. Perché proprio di Giugliano? Perché questa storia ha inizio proprio nella città più estesa dell’area a nord di Napoli. Nel 2012, una famiglia rimase coinvolta in un grave incidente, dalle dinamiche confuse. In quelle terribili circostanze, una donna perse la vita: era la moglie del conducente dell’auto, e madre dei due piccoli seduti sul sediolino posteriore. Una famiglia distrutta dal dolore e dal susseguirsi incontrollabile degli eventi. Qualche tempo dopo, il marito della defunta decise di affidarsi ad un legale, per farsi supportare nella causa civile che gli avrebbe consentito di accedere al risarcimento per il danno fisico, materiale e morale.

Con continue richieste, l’avvocatessa ha truffato la famiglia maranese per 264mila euro

Si rivolse ad un avvocato. O meglio, ad un’avvocatessa, una 53enne con studio a Cervinara (Avellino). Quello che l’uomo non poteva sapere è che l’avvocatessa era un profilo già coinvolto in altre inchieste giudiziarie. La sua affidabilità era abbastanza compromessa. Eppure, la causa civile partì, senza apparenti intoppi. Ma era la quiete prima della tempesta. L’avvocatessa, nel tempo, si è fatta consegnare in più occasioni titoli bancari per un valore complessivo di 264mila euro. Come ha fatto? Ha puntato sullo stato emotivo confusionale dell’uomo, già colpito pesantemente dalla perdita della moglie nell’incidente avvenuto a Giugliano. L’uomo, un cittadino di Marano, ha cominciato a dubitare fortemente dell’operato dell’avvocatessa e delle sue continue richieste. Così ha presentato denuncia, dalla quale i finanzieri hanno ricostruito la truffa. L’avvocatessa è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Avellino. Per lei le accuse sono pesantissime: patrocinio infedele, falso materiale, truffa, circonvenzione di persone incapaci ed appropriazione indebita.

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