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giovedì, Aprile 18, 2024
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Notte di piombo a Napoli, al Rione Traiano ferito il cugino del boss

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Ennesima notte di piombo a Napoli dove torna a diventare ‘caldo’ il fronte flegreo con un uomo ferito da colpi d’arma da fuoco. Si tratta del 46enne Maurizio Minichini, in passato ritenuto vicino al gruppo di Carlo Tommaselli di cui è anche cugino. Erano le tre della scorsa notte quando i carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti a via Catone del quartiere Soccavo per segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Sul posto il 46enne che presentava alle gambe delle lievi abrasioni. A terra i militari hanno invece ritrovato sei bossoli calibro 9×21. Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che l’uomo mentre era a bordo del proprio scooter sia stato avvicinato da alcuni individui a bordo di un altro mezzo che per motivi ancora poco chiari esplodevano alcuni colpi d’arma da fuoco nei suoi confronti. L’uomo è stato medicato dal personale del 118 intervenuto sul luogo e le abrasioni sembrano essere riconducibili a colpi di striscio o rimbalzo. Indagini in corso da parte dei Carabinieri della compagnia di Bagnoli. Minichini già scampò ad un agguato simile nell’ottobre del 2014.

Il precedente arresto di Minichini: è ritenuto vicino al gruppo Tommaselli attivo tra Pianura e il Rione Traiano

Maurizio Minichini è ritenuto vicino al gruppo di Carlo Tommaselli detto Carlucciello attualmente detenuto. Si tratta del ras entrato in conflitto, negli anni scorsi, con i Sorianiello attivi nella zona ’99’ di via Catone. L’ultima volta che Minichini fu arrestato era il 2015: in quell’occasione a finire in manette con lui anche il fratello Francesco. I due furono trovati in possesso, rispettivamente, di una pistola calibro 22 con matricola abrasa e caricatore inserito con 14 cartucce occultata dentro la cassettiera della camera da letto, 50 proiettili calibro 22 nascosti in un vaso in cucina compatibili con la pistola. Proseguendo i controlli, inoltre, sono stati rinvenuti 57 grammi di marijuana divisa in 45 confezioni, 71 grammi di hashish diviso in 43 stecchette, 12 grammi di cocaina divisa in 26 dosi, quattro bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento degli stupefacenti. Gli inquirenti adesso temono che l’ennesimo raid armato possa aprire un nuovo fronte nel già incandescente fronte di mala dell’area flegrea.

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