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venerdì, Maggio 3, 2024
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Guerra a Forcella, il figlio di Giuliano picchiato in strada:«Tu si o figl ro nfam»

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Una guerra infinita. Quella combattuta nei vicoli del ‘ventre molle’ di Napoli, quella casbah che fu regno incontrastato dei Giuliano, cognome legato a doppio filo a Forcella e alle tensioni criminali che in tutti questi anni hanno dominato il quartiere. Ieri un nuovo capitolo di questa ‘saga’ intrisa di sangue e paura con la custodia cautelare in carcere disposta dalla Procura di Napoli per Domenico De Martino ‘a caciotta’ e Alessio Vicorito. Il gip ha invece disposto i domiciliari per Mario Giarnieri e Raffaele Cella mentre per Raffaele Giuliano l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nelle oltre 170 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Leda Rossetti c’è tutta la ricostruzione dello scontro tra gruppi rivali e dell’odio montante tra il gruppo riconducibile a De Martino e quello capeggiato invece da Giuliano junior.

L’aggressione nel centro scommesse a Forcella contro lo zio del ras De Martino

Una guerra caratterizzata da stese e pestaggi come quello che vide soccombere lo zio di De Martino, aggredito nell’Eurobet di via Pietro Colletta da Raffaele Giuliano e da Francesco Errichelli (che risulta indagato). L’uomo finì in ospedale dove fu poi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico visto che dall’occhio destro non vedeva più. Ascoltato dagli inquirenti dichiarò di non aver riconosciuto i suoi aggressori spiegando di esser stato assalito alle spalle:«Sono legato da vincoli di parentela con De Martino Pasquale detto “‘a’ caciotta” poiché ha contratto matrimonio con mia sorella. So che mio cognato ha avuti problemi con la giustizia ma di questo non me ne sono mai interessato. Conosco Raffaele Giuliano figlio di “‘o montone” poiché è del quartiere ma con lui non ho alcun rapporto. Come voi mi chiedete non so dirvi se sia stato lui ad aggredirmi poiché, come ho detto prima, sono stato colpito alle spalle e poi ho solo pensato a ripararmi».

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La vendetta di De Martino contro Giuliano junior

La vendetta di De Martino non si è però fatta attendere e nel febbraio del 2018 Raffaele Giuliano (cugino omonimo di Raffaele) fu bloccato in strada e picchiato violentemente dal ras, indicato dalla Procura come vicino al gruppo Contini. Lo stesso Giuliano junior (figlio del collaboratore di giustizia Guglielmo) ascoltato dopo l’aggressione dichiarò:«Ho incontrato in strada delle persone che conosco, erano fermi vicino al chioschetto all’angolo con la via Pietro Colletta, questi si avvicinavano a me e mi riconoscevano subito, indicandomi come ,figlio di un pentito, difatti in dialetto napoletano mi dicevano “Tu si o figl ro nfam”, e mi colpivano violentemente con dei colpi al volto e al corpo, facendomi rovinare al suolo. Mi riprendevo e cercavo di scappare in direzione del Vico dei Travi, ove venivo raggiunto da tre degli autori dell’aggressione, sopraggiunti a bordo di due motocicli, che continuavano ad aggredirmi e nella circostanza rovinavamo al suolo, procurandomi altre ferite, in particolare al naso, procurandomi la fuoriuscita di sostanza ematica. Subito dopo gli aggressori si allontanavano in direzione di Forcella lasciandomi al suolo. Ho riconosciuto delle quattro persone solo due, Armando Tubelli e Mimmo De Martino».

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