Una folla composta e silenziosa ha salutato quest’oggi nella chiesa di Santa Sofia a Giugliano, Antonio Russo, l’operaio 63enns morto nel cantiere di Capodichino dove è in costruzione la stazione della linea 1 della metropolitana. Oltre a parenti, colleghi e amici a presenziare alle esequie anche diversi esponenti politici dell’area a Nord si Napoli a partire da Raffaele De Leonardis, sindaco di Qualiano città dove la figlia della vittima è consigliera comunale. “Antonio finalmente può riposare in pace e a 15 giorni dall’accaduto i familiari e gli amici possono finalmente salutarlo – le parole durante l’omelia del parroco don Angelo Parisi. La chiesa piena fa capire il bene che Antonio ha lasciato su questa terra e ciò dimostra che Antonio meritava e merita tutta la nostra solidarietà. Quando si semina il bene, le persone intelligenti come quelle presenti qui sanno ricambiare il bene ricevuto. Da dieci anni a questa parte Antonio conviveva con la sofferenza per la dipartita della cara moglie”.
Tra le poche persone che se la sentono di parlare, Paolo il cognato di Antonio. “È stato sfortunato, non meritava questo epilogo. È sempre stata una splendida persona e la folla qui oggi lo testimonia”. A condividere il dolore per la perdita di un congiunto sul luogo di lavoro un’amica di Antonio, che però preferisce restare anonima. “È successa la stessa cosa a mio padre- afferma la donna- un incidente sul lavoro che me l’ha portato via 21 anni fa a Capri, in un cantiere. Il dolore è troppo grande, solo chi lo prova può capirlo”.