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giovedì, Aprile 18, 2024
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Giugliano, la famiglia Cimmino sterminata dal Covid: in poche settimane morti mamma, figlio e sorella

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Giugliano piange un’altra vittima del Covid, è deceduto Luigi Cimmino, di professione giornalista. Luigi aveva perso già la sorella e la mamma a causa del virus. Commosso il saluto di Marcello Curzio, collega giornalista, sui social. “Carissimo Gigino, eri l’amico di sempre, una persona seria, perbene, una risorsa per coloro che lo conoscevano.Sempre disponibile, gentile, con principi saldi.Ho sperato fino alla fine che potesse rialzarsi da quel letto d’ospedale dove lo stramaledetto covid l’aveva cacciato, ho sperato fino alla fine che vincesse la guerra. Stanotte sapere che aveva ceduto, è stato come sentire un pugnale nel cuore. Quanto dolore, quanta sofferenza, senza fine. Un tunnel dal quale non riusciamo ad uscire.Stramaledetto Covid. Mi pare incredibile. Ti ho davanti agli occhi l’ultima volta che ti ho visto . Io con la mia solita domanda su che fare di fronte all’ennesima mia emergenza. E tu che mi dai una risposta così vera, che mi lasciava meravigliato. Mi dicevo: ma come fa, a conoscermi così bene? Eravamo amici, fratelli inseparabili.

In un giorno decine di telefonate e altrettanti WhatsApp, una battuta: ridevamo delle stesse cose. Era però, stranamente, come fossimo cresciuti assieme, come fossimo in qualche modo fratelli.Poi, quella mattina di abbiamo parlato del Covid, di quanto misteriosamente anche fra noi uno venisse preso e l’altro lasciato. Mi hai salutato dicendomi, con dolcezza: «Sai, poi spesso Dio ci chiede di andarcene proprio quando non ne avremmo voglia…».

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Tre giorni dopo eri malato. Dall’ospedale ancora ci siamo sentiti per WhatsApp. Vedi di non fare scherzi da prete, ti ho intimato. Tu, di rimando: ok. .Poi il black out.Il trasferimento in ambulanza , sotto un acquazzone, in una bruttissima mattina di marzo ad Acerra alla clinica Villa dei Fiori. Le interminabili catene di telefonate tra gli amici di sempre. Non mi hai risposto. Non mi hai risposto più.Sei morto dopo quasi venti giorni di combattimento ostinato. Ad appena cinquantotto anni. Abbiamo pregato in centinaia , per te. Volevamo che restassi con noi. Ma ora, caro amico mio, caro fratello mio prega tu per noi. Prega per quelli che hai conosciuto e amato. Prega per noi ora tu, che sei arrivato in cima a questa interminabile parete di roccia.

Tu, che finalmente vedi faccia a faccia il sole. Quel sole andaluso di Malaga che tanto amavi e che volevi portare nella tua Giugliano. Ora potrai abbracciare tua sorella Pina e tua mamma Francesca strappate, in appena tre settimane alla vita, da questo bastardo virus. Stramaledetto Covid che hai reciso la nostra salda amicizia. Nulla sarà come prima.Ma il tuo esempio di vita continuerà ad essere un faro, per quanti come me, hanno avuto il piacere di conoscerti”.

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